Via Francisca del Lucomagno, una rete per il cammino che attraversa la Valle Olona

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MILANO – Un cammino che unisce la Svizzera con Pavia, attraversando la provincia di Varese e l’area metropolitana di Milano. Come reso noto oggi, lunedì 11 febbraio, Regione Lombardia ha approvato il progetto per la valorizzazione della Via Francisca del Lucomagno. Sarà lanciato ufficialmente a “Fa’ la cosa giusta”, evento in programma a Fiera Milanocity dall’8 al 10 marzo, e affiderà a un gruppo di realtà lombarde il compito di tracciare, segnare, raccontare e promuovere il cammino. Coordinate dalla cooperativa Multimedia News, a lavorare saranno le realtà di Itineraria, Hagam, Le parole che servono, EoIpso, FAI – Fondo Ambiente Italiano, Archeologistics, Morandi Tour e Bolognin.

Una grande opportunità per diversi territori

Nei suoi 135 chilometri di lunghezza, che le permettono di mettere in collegamento Lavena Ponte Tresa con la città di Pavia, la Via Francisca del Lucomagno è una grande opportunità per i diversi territori. È una vera infrastruttura con la possibilità di diventare un “brand” di valore per tutto il tracciato che attraversa. Gli obiettivi del progetto sono molteplici: sviluppare la via come un vero cammino (anche se con una meta parziale, perché quella finale sarà Roma), diventare punto di riferimento per un numero sempre crescente di pellegrini a piedi e in bicicletta, sviluppare una cultura dell’accoglienza e un sistema turistico attento al movimento lento, mettere in rete le tante esperienze lungo la Via da Lavena a Pavia e costruire una agenda condivisa delle iniziative lungo il cammino. Bruno Galli, assessore regionale, ha dichiarato: «La via Francisca attraversa tanti territori e li tiene insieme attraverso secoli di vicende storiche e culturali. Questo cammino parte da una base storica solida e si sviluppa lungo un percorso importante e ricco di elementi e di testimonianze. Complimenti per il lavoro fatto fin qui, anche nella prospettiva di far convergere sul progetto della Via Francisca una condivisione di intenti tra pubblico e privato. Da parte del mio assessorato ci sarà attenzione verso lo sviluppo del progetto. Ora bisogna buttare il cuore oltre l’ostacolo».

Il grande sviluppo dei cammini storici

Il progetto di valorizzazione si inserisce in un territorio, quale è quello lombardo, tra i più attivi in fatto di cammini storici. E lungo un antico cammino che era la via più facile per i pellegrini che provenivano dal centro Europa ed erano diretti a Roma, grazie al passo alpino più basso che permetteva di essere raggiunto quasi tutto l’anno. La Via Francisca del Lucomagno entra infatti in Italia nel pittoresco paese di frontiera sul lago Ceresio dopo aver percorso 375 chilometri da Costanza, passando dal Canton San Gallo, i Grigioni e poi il Canton Ticino. E dopo Pavia, prosegue per altri 50 km fino a raggiungere il Po e collegarsi con la Via Francigena diretta verso la Città eterna.Negli ultimi decenni i cammini storici hanno avuto un grande sviluppo. Il più noto, quello che attraverso diversi percorsi conduce a Santiago di Compostela, ha superato i 300mila pellegrini. In Italia la Via Francigena vede aumentare di anno in anno le presenze di soggetti che, partendo dal Gran San Bernardo, arrivano fino a Roma. Il cammino è un’esperienza profonda che attrae sempre più persone, e la spinta può essere religiosa, culturale, spirituale. C’è chi si mette in viaggio a piedi, chi in bici, chi in solitaria, chi in gruppo. È sempre più frequente vedere persone con lo zaino in spalla che percorrono 20-30 km al giorno verso una meta, ma con lo spirito che è il cammino, con i suoi momenti di condivisione, l’esperienza che conta.
Da alcuni anni, per riscoprire la Via Francisca del Lucomagno, diverse amministrazioni si sono messe al lavoro insieme ai vicini ticinesi. Il progetto si svilupperà grazie anche alla collaborazione con associazioni da anni impegnate sui cammini: quella internazionale della Via Francigena, la transfrontaliera degli amici della Via Francisca e l’Europea delle vie Francigene.

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