SAN VITTORE OLONA – Radio Punto torna tra i banchi di scuola e, dopo il fortunato esordio dei mesi scorsi al Liceo “Galileo Galilei” di Legnano, fino all’11 marzo si dedicherà agli studenti delle scuole secondarie di primo grado di San Vittore Olona.
Il format prevede un ciclo di tre lezioni (per 6 ore complessive) dedicato agli studenti del 3° anno che si preparano a sostenere il primo esame della loro carriera scolastica e nasce dall’idea della giornalista Laura Defendi e di Marco Colombo che, oltre a essere conduttore di Radio Punto, è avvocato e procuratore sportivo. Il percorso parte dalla storia delle radio libere per arrivare all’epoca dei social e, attraverso una narrazione dinamica e giochi di gruppo, spinge la curiosità degli studenti ad approfondire le tematiche e li coinvolge nella narrazione di sé, così da migliorare la reciproca conoscenza e lo spirito di gruppo.
Un percorso utile e coinvolgente
Una sfida che la professoressa Cristina Lomazzi ha voluto proporre alle scuole sanvittoresi e che è stata accolta dalla dirigente Elena Osnaghi. Il percorso coinvolgerà gli studenti per quattro settimane e, giunti alla metà delle lezioni, arrivano i primi riscontri positivi.
«La risposta dei nostri ragazzi – commenta la professoressa Lomazzi – è molto positiva. Sono coinvolti e si sentono protagonisti del percorso, sperimentano e sviluppano nuove competenze che saranno loro utili in vista degli esami, ma anche del passaggio alle scuole superiori. Gli interlocutori sono due professionisti che sanno parlare ai preadolescenti, focalizzando l’attenzione su tematiche a loro familiari e indicando strategie di fruizione efficaci per i social e il web».
Educare i più giovani su come fruire le notizie
«Il percorso che stiamo facendo con gli alunni delle suole medie sanvittoresi – spiega Colombo – sta dando ottimi frutti. C’è molto interesse e grande curiosità rispetto al mondo della radio e alle tecniche di comunicazione che stiamo cercando di trasmettere. I ragazzi imparano come organizzare un discorso e gestire le emozioni durante le interrogazioni. Siamo davvero molto soddisfatti di questa proficua collaborazione». Da parte sua, Defendi sottolinea come «da giornalista mi preoccupa molto il rapporto tra i giovani e l’informazione. Amo molto la tecnologia, ma sono anche consapevole che occorre avere il tempo e gli strumenti per comprenderne i meccanismi senza cadere in tranelli che, alla loro età, possono essere davvero dannosi. Ho intitolato il corso “Tu al centro della notizia”, perché vorrei far capire loro che l’informazione va agita, non subita. Credo molto nei giovani – conclude la giornalista – e sono certa che sapranno fare ordine dopo la detonante esplosione del web e dei social. Noi adulti abbiamo il compito di supportarli».
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