A Saronno i big pareggiano: Fagioli e Airoldi al ballottaggio. Decidono le civiche

SARONNO – Mancano gli ultimi seggi, ma la politica cittadina è già proiettata sul ballottaggio. Che sarà tra Alessandro Fagioli, sindaco uscente targato Lega, e Augusto Airoldi, candidato dalla coalizione di centrosinistra. E a fare da ago della bilancia saranno le liste civiche di Obiettivo Saronno, guidata da Novella Ciceroni, e quella del già sindaco Pierluigi Gilli.

Le percentuali

La griglia elettorale che esce dal primo turno vede il centrodestra guidato da Alessandro Fagioli al 36,62% (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Saronno al Centro), a un’incollatura il centrosinistra di Augusto Airoldi al 34,77% (Airoldi Sindaco, Tua Saronno e Partito Democratico). Fuori dai giochi, ma che potrebbero avere un peso determinante al ballottaggio, ci sono Novella Ciceroni con Obiettivo Saronno al 12,40%, Pierluigi Gilli all’11,80% e più staccato Luca Longinotti del Movimento 5 Stelle al 4,41%.

Sindaco uscente, candidato ed entrante

In piazza Italia, dove Sara Giudici, direttrice de Il Saronno, ha tenuto una maratona elettorale in diretta, e dove sono passati molti protagonisti di questa prima tornata elettorale, sono in tanti a dare già per sconfitto al duello finale Alessandro Fagioli. Il quale al contrario predica calma e sicurezza di farcela. «Sono il sindaco uscente – dice ai microfoni di Radio Orizzonti – ma anche il candidato sindaco e, per come si sono messe le cose, direi anche il sindaco entrante». Il pari e patta del primo turno, infatti, dà grande fiducia al leghista. Del resto, seppur in condizioni completamente differenti dalle attuali, anche cinque anni fa Fagioli è passato, dopo un sostanziale pareggio, dalle forche caudine del ballottaggio. Uscendo vincente. E a sostenere che lo schema di fatto è identico è proprio il candidato del centrodestra.

Centrosinistra galvanizzato

Predicano calma. Perché nella coalizione di centrosinistra che sostiene Augusto Airoldi c’è la consapevolezza di aver messo in piedi un mezzo miracolo. E che l’altro mezzo lo si potrà compiere tra un paio di settimane. Ma cercano di non darlo a vedere più di tanto. Anche se nella sede del Partito Democratico, quando arrivano i risultati ufficiosi che danno in testa Airoldi, qualcuno dice: “Li abbiamo asfaltati anche qui”. Ma in piazza mettono ben poco. Anzi Augusto Airoldi sceglie il silenzio nell’attesa di vedere nero su bianco le percentuali definitive. Arriva solo un comunicato stampa: «E’ un segnale di forte cambiamento quello che i saronnesi hanno consegnato alle urne. Due su tre hanno dimostrato con il proprio voto quanto è lontana dai cittadini l’amministrazione Fagioli»

Le insidie

Non tutti la pensano così. A partire da pezzi della sua coalizione. Che saranno anche schegge fuori controllo e che non parlano a nome del partito, ma alla fine, quando c’è da tirare le somme, sono voti che pesano. E il primo a cantare il de profundis del centrodestra è il forzista Luciano Silighini, tra l’altro candidato proprio a sostegno di Fagioli: «Un candidato sbagliato, come confermano i numeri di questo primo turno».

Tutti (o quasi) contro Fagioli

Il clima che tira è quello di far saltare il Carroccio con su tutto il centrodestra. Lo rivela la campagna elettorale, ma anche le prime dichiarazioni post voto sul ballottaggio. Luca Longinotti candidato del Movimento 5 Stelle ha assorbito la botta di un risicato 4 e qualcosa per cento. Ha fatto un’autocritica leale e serena e ha subito dato la sua indicazione di voto per il ballottaggio: «Sosterremo Airoldi».

Chi ancora non si è sbilanciato sono Pierluigi Gilli, anche se tutti danno per certo che l’intenzione non è quella di appoggiare Fagioli e Novella Ciceroni, la vera outsider con la sua lista Obiettivo Saronno. La quale, in maniera elegante e tattica, ha fatto sapere di voler “vendere cara la pelle”.

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