VERGIATE – Non c’è vergiatese che non abbia memoria della Scaletta che veniva utilizzata come collegamento tra la parte alta e quella bassa del paese, così come della Rigola, lavatoio e luogo di ritrovo delle donne di Vergiate. Lo storico cuore del centro storico del paese sta per essere consegnato di nuovo ai cittadini: sarà infatti inaugurata il prossimo 29 giugno la riqualificata scaletta insieme al bevedere di via Beia, terminati i lavori iniziati lo scorso gennaio.
Luogo di appuntamenti romantici
«Finalmente riconsegniamo al paese un luogo importante, che fa parte della memoria storica dei vergiatesi – commenta il sindaco Maurizio Leorato – e che sarà di nuovo fruibile anche per le nuove generazioni». Una volta, infatti, proprio il belvedere di via Beia era luogo di sosta, incontro e, ricorderanno alcuni, anche di romantici appuntamenti: chissà non lo diventi di nuovo. Grazie allo stanziamento di oltre 120 mila euro da parte dell’amministrazione, sono stati rinnovati e reimpostati i manufatti esistenti, oltre ad essere eliminato ovviamente l’aspetto trasandato dato dalla vegetazione cresciuta nel tempo, che da adesso in poi sarà curata e adatta al nuovo progetto. Per la ricostruzione delle scale, invece, sono stati utilizzati i materiali autentici per mantenere il più possibile l’opera simile all’originale.
Centro di incontro e svago
Obiettivo quello di ricreare, con la piazzetta riqualificata, quel luogo che in passato era centro di incontro, svago e riposo, e che dal prossimo 29 giugno tornerà in mano ai vergiatesi, che avranno il compito di valorizzare e curare le nuove scalette che saranno comunque tenute sotto controllo: «Abbiamo già installato delle telecamere per controllare l’area, che sarà particolarmente illuminata – conclude Leorato – in modo che siano un deterrente per eventuali atti vandalici». Nel giorno dell’inaugurazione, la Scaletta prenderà letteralmente vita, non solo con il mercatino vivente dell’artigianato creativo a cura dell’associazione Mani Magiche, accompagnati dal duo fisarmonica e clarinetto Milani-Bertozzi, la mostra fotografica a cura di Arrigo Landoni e infine gli episodi del tempo rievocati dal gruppo Quelli del 63 di Somma Lombardo.
