CASSANO MAGNAGO – «Quando l’ente pubblico si comporta con attenzione ottiene la stessa risposta da parte dei cittadini». Non trova altre chiavi di lettura il sindaco di Cassano Magnago, Nicola Poliseno, per spiegare la solerzia con cui i suoi concittadini si sono affrettati a saldare il primo acconto Imu. Nonostante la crisi economica generata dall’emergenza Covid, a tre settimane di distanza dalla scadenza, più del 90 per cento dei contribuenti hanno già versato quanto dovuto.
I conti
I conti dell’ufficio Ragioneria parlano chiaro. Con il primo acconto Imu è prevista un’entrata per le casse comunali pari a 1,7 milioni di euro. Se si considera che il contribuente medio paga il giorno stesso della scadenza o poco prima, l’amministrazione si sarebbe aspettata di essere ancora lontana da quella cifra. «E invece mancano soltanto 100mila euro», annuncia il primo cittadino con stupore ma anche tirando un sospiro di sollievo. Con una percentuale di incasso già entrato pari al 94 per cento, la tenuta dei conti non è in discussione.
Un bel segnale
«Tantissime persone sono in difficoltà e la crisi economica morde ancora, è inutile nasconderlo, ma questo è un bel segnale», commenta Poliseno. E dire che nel pieno dell’emergenza sanitaria la giunta – con ratifica all’unanimità avvenuta subito dopo in consiglio comunale – aveva deciso di posticipare la scadenza dell’acconto Imu dal 16 giugno al 16 settembre. Un segno di attenzione che, a quanto pare, a Cassano è stato apprezzato ma non è servito.
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