Acque dell’Olona in lento miglioramento secondo i dati raccolti in 6 anni da Arpa

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LEGNANO – Non ancora buono, ma in miglioramento. È il giudizio sulla qualità delle acque del fiume in base ai monitoraggi effettuati da Arpa Lombardia dal 2014 al 2019 e diffuso oggi, giovedì 18 febbraio, in occasione del IV incontro dei Testimoni dell’Olona organizzato da Legambiente. Il fiume, suddiviso in 4 corpi idrici (come definito dalla norma, un tratto di fiume omogeneo per qualità e pressioni), è monitorato in corrispondenza di 4 stazioni di campionamento: Varese, Legnano, Rho e Pero. Nel periodo 2014-2019 lo stato ecologico dell’Olona, espressione della qualità della struttura e del funzionamento degli ecosistemi acquatici, pur mantenendo una classificazione inferiore a “buono”, risulta in generale lievemente migliorato rispetto al sessennio 2009-2014. Lo stato ecologico è la risultante dei dati di monitoraggio degli elementi di qualità biologica, degli elementi chimico-fisici che concorrono alla definizione dell’indice LIMeco (Livello di inquinamento dai macrodescrittori per lo stato ecologico) e degli elementi chimici a sostegno degli elementi biologici.

Standard più elevati. E c’è pure il Pfos

Allo stesso modo, nel sessennio 2014-2019, anche lo stato chimico della maggior parte dei corpi idrici dell’Olona non ha raggiunto la classificazione di “buono”, che però non viene mai riconosciuta nel caso in cui, anche per un solo anno in uno dei trienni di monitoraggio e anche per una sola sostanza ricercata, si registri il superamento degli standard di qualità ambientale. Inoltre, bisogna considerare che nella valutazione di questo ultimo sessennio si è dovuto tener conto del nuovo riferimento normativo che fissa limiti più restrittivi per alcune sostanze, oltre ad aggiungerne altre da monitorare. In particolare, su tutta l’asta del fiume è stato monitorato e riscontrato, in concentrazioni superiori allo standard di qualità ambientale medio annuo, il Pfos (acido perfluoroottansolfonico), sostanza di nuova introduzione che concorre allo scadimento nel 2019 dello stato chimico di tutti e 4 i corpi idrici.

Risultati condivisi per mappe e relazioni

Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) Lombardia monitora le acque superficiali e le acque sotterranee in maniera sistematica sull’intero territorio regionale. Nel sessennio 2014-2019 la rete per il monitoraggio dei fiumi lombardi contava 426 punti di campionamento collocati su 397 corpi idrici fluviali. La rete di monitoraggio dei bacini di Olona e Lambro è costituita complessivamente da 42 punti di campionamento posti su altrettanti corpi idrici, appartenenti a 27 corsi d’acqua di cui 2 artificiali, dislocati nei territori delle province di Varese, Como, Lecco, Monza e Brianza, Milano, Pavia e Lodi. I dati raccolti ed elaborati da Arpa Lombardia, resi disponibili sul portale dell’Agenzia, vengono condivisi con Regione Lombardia e Ispra-Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e utilizzati per la realizzazione di mappe, relazioni, elaborazioni periodiche; inoltre Arpa partecipa a tavoli tecnico-scientifici su tematiche di settore (istituiti da Commissione europea, ministero dell’Ambiente, Ispra, Regione Lombardia ed Enti locali) e agli Accordi quadro di sviluppo territoriale contratti di fiume attivi sul territorio regionale.

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