Alberi pericolanti, il Varesotto nella top-ten degli interventi

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VARESE – Il Varesotto è nella top-ten delle province italiane più colpite dagli alberi pericolanti: un record poco invidiabile che prende in esame il numero degli interventi ogni 10 km quadrati ed evidenzia, ancora una volta, come prevenzione e manutenzione siano di importanza imprescindibile, specie alla luce dei cambiamenti climatici, con il moltiplicarsi di eventi estremi che si abbattono sui centri urbani.

Un quadro che, in Italia, ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco per ben 54mila emergenze nell’ultimo anno per la presenza di alberi pericolanti nelle città italiane. Il dato emerge da un’analisi condotta da Coldiretti a livello nazionale: considerando, come detto, il numero di interventi ogni 10 chilometri quadrati, le province italiane più colpite dagli alberi pericolanti (dai 10 ai 15 casi) sono Varese, Monza Brianza e Milano, Gorizia e Trieste, Napoli, Roma, La Spezia e Prato. L’analisi della Coldiretti si basa sul rapporto 2021 dei vigili del fuoco, che evidenzia un aumento di quasi il 5% di alberi a rischio rispetto alla media dei due anni precedenti, anche per la riduzione della manutenzione del verde pubblico.

Le piante – evidenzia Coldiretti Varese attraverso il presidente Fernando Fiori – “cadono per la scelta di essenze sbagliate per il clima, il terreno o la posizione, ma anche per gli errori sulle dimensioni e sul rispetto delle distanze per un corretto sviluppo delle radici, sul quale pesa soprattutto la mancanza di manutenzione adeguata con potature eseguite senza la necessaria professionalità. Una situazione sulla quale occorre intervenire secondo la Coldiretti anche attraverso la rivalutazione del ruolo degli agricoltori così come previsto dalla legge di orientamento”.

La Lombardia è la prima regione per numero di interventi su alberature pericolanti in un anno: e a livello regionale, Varese si piazza ad un poco appetibile secondo posto, subito alle spalle del capoluogo. I territori in cui si registrano più operazioni di questo tipo sono infatti Milano (1.817), Varese (1.299) e Monza Brianza (742). Chiude la classifica Sondrio con 193.

I cambiamenti climatici hanno favorito anche la proliferazione di parassiti spesso arrivati dall’estero che ha conseguenze catastrofiche sul verde ma anche sulla sicurezza, con problemi di stabilità degli alberi. “Una situazione sulla quale occorre intervenire con una gestione professionale – conclude Fiori – che preveda il ricorso alla figura del manutentore del verde con idonea qualifica, attraverso la rivalutazione del ruolo degli agricoltori, così come previsto dalla legge di orientamento che consente ai comuni di delegare la manutenzione agli imprenditori agricoli ed evitare così una gestione improvvisata che mette in pericolo i cittadini”.

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