Aprono la cassaforte con il flessibile. Arrestato albanese per un furto in centro a Busto

Busto furto cassaforte albanese

BUSTO ARSIZIO – Si è introdotto in un’abitazione approfittando dell’assenza dei proprietari, in montagna per le vacanze, e ha aperto la cassaforte con un flessibile per impossessarsi di tutti i preziosi. Ma non ha fatto i conti con i carabinieri della compagnia di Busto Arsizio che lo hanno arrestato durante la fuga. Si tratta di un 34enne albanese residente in provincia di Milano, già noto alle forze dell’ordine. A sio carico risulta un precedente del 2012 per ricettazione. L’ipotesi di reato è furto in abitazione aggravato dalla violazione di domicilio nonché dall’uso di violenza sulle cose.

L’arresto

In piena notte i militari stavano perlustrando il centro di Busto Arsizio quando è giunta alla locale centrale operativa una segnalazione da parte di un residente in un condominio, allertato da alcuni rumori sospetti provenienti da un’abitazione al primo piano. I militari si sono precipitati sul posto e hanno sorpreso un uomo che si stava calando dal balcone mediante l’utilizzo di una scala ad arpioni e che, per divincolarsi e garantirsi la fuga, non ha esitato a strattonare un carabiniere e tentare di colpirlo, nel vano intento di far perdere le proprie tracce. I militari lo hanno inseguito in auto e a piedi per circa trecento metri, riuscendo a raggiungerlo e bloccarlo definitivamente in una via limitrofa.

Il sopralluogo in abitazione

Il successivo sopralluogo nell’abitazione ha consentito di accertare che il 34enne albanese, approfittando dell’assenza dei proprietari, aveva utilizzato la scala ad arpioni per accedere al balcone delle vittime. Dopo aver divelto una tapparella (danneggiandola) ed aver rotto il vetro di una porta finestra si era guadagnato l’accesso all’abitazione e aveva rovistato in tutte le stanze alla ricerca di preziosi e contante. Dopo aver trovato il nascondiglio della cassaforte, era riuscito a tagliarne la porta mediante un flessibile e si era impossessato di parte del contenuto, prima di essere disturbato dall’intervento dei carabinieri, che lo avevano costretto ad abbandonare urgentemente gli attrezzi da lavoro e tentare la fuga.

Il bottino con il complice

Ancora una volta è stata provvidenziale la collaborazione con i cittadini, ed in particolar modo la tempestiva segnalazione al 112 dei rumori sospetti da parte di un attento vicino di casa, che ha consentito di assicurare alla giustizia il malintenzionato ed evitare conseguenze ulteriori. L’arrestato è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del rito direttissimo che si è celebrato questa mattina 5 luglio. “Sono disoccupato, rubo per mantenere i miei figli”, avrebbe cercato di giustificarsi davanti al giudice. Sono in corso le indagini per risalire al complice che è riuscito a scappare con la refurtiva stimata in 2.500 euro in gioielli e 300 euro in contanti.

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