AQUILOTTO DELLA VALLE DEL SEVESO: “Senza Immobile si vince. Ora la Coppa”

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Teodor Nasi 

La Lazio vince e, quando Immobile gioca solo sei minuti, convince. Squadra corta, un po’ stanca, ma solida. Centrocampo serio, che macina gioco. Il Cagliari si fionda ogni tanto in avanti, la difesa a tre cerca anche di fare miracoli, non sempre riesce. Lulic è un po’ ovunque, il Tucu pure. Bravo, preciso, elegante nel gol. Il numero di Caicedo nel primo tempo è da antologia del calcio, palla fuori dopo assist di sponda di Correa, ma è tutto molto sontuoso. Anche Luis Alberto poco dopo, sulla fascia sinistra è sicuro, brillante. Quando fa il primo gol la Lazio lì davanti fa un gioco di passaggi corti asfissianti per la difesa del Cagliari, precisi, eleganti, come il meccanismo di un buon orologio. E meno male che tocca a Luis Alberto finalizzare e non al biondo partenope. Stessa situazione poco dopo che si conclude con la fucilata di Badelj. Regista Lulic ovviamente. All’ottavo del secondo tempo, letale contropiede a due di Luis Alberto e del Tucu. Corrono imperiosi, non sbagliano. Correa è un chirurgo nel concludere il due a zero. Dopo il Cagliari si sveglia, ma pare che anche Proto sia un grande portiere. E poi Pavoletti fa il suo decimo gol di testa in stagione, ma abbiamo vinto semplicemente perché siamo un altro livello rispetto al dignitoso Cagliari. Forza, pensiamo alla Coppa.

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