Attività manifatturiera dell’Alto Milanese stabile nel 2° trimestre

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LEGNANO – Nel secondo trimestre dell’anno l’attività manifatturiera dell’Alto Milanese ha evidenziato un andamento stabile, anche se con alcune differenze per settori. La produzione industriale è risultata in lieve progresso per il meccanico e il chimico-plastico, mentre si è mantenuta costante per il comparto moda. È quanto si legge nella indagine congiunturale del centro studi di Confindustria Alto Milanese su un campione chiuso di imprese associate per il 2° trimestre dell’anno in corso. Sostanzialmente invariati i livelli occupazionali, mentre è in leggero miglioramento il fatturato che, nonostante i prezzi di vendita e il livello delle scorte di prodotti finiti immutati, è aumentato per il 42% del campione.

Moderato ottimismo per il resto dell’anno

Le previsioni a breve termine si mostrano moderatamente buone. Con riferimento ai prossimi sei mesi, il 40% delle aziende si attende un incremento delle vendite, dato che resta invariato rispetto alla rilevazione precedente, il 46% un mantenimento e solo il 14% una contrazione. Stazionaria la consistenza del portafoglio ordini, con quelli esteri un po’ più vivaci rispetto agli ordinativi nazionali: la situazione è favorita dall’euro debole e dalla robusta dinamica verso USA, Giappone e in misura minore Cina. Rallentano invece le vendite nella UE, specie per la debolezza dell’hub produttivo tedesco, cui l’Italia è legata; inoltre pesa l’incertezza sull’escalation dei dazi USA. La propensione ad effettuare investimenti nel semestre a venire rimane buona per il 54% delle imprese intervistate.

Così l’andamento dei diversi settori produttivi

Nel settore meccanico, 2° trimestre all’insegna del più per la produzione industriale, con l’aumento del fatturato per oltre la metà del campione, e il grado di utilizzo degli impianti, giudicato soddisfacente. In crescita anche il portafoglio ordini sia interno sia estero. Le imprese del comparto si mantengono caute nei programmi a medio termine. Si attesta al 59% la quota che ha in programma acquisti di macchinari e impianti (nella precedente indagine era il 72%).

Produzione industriale e ordinativi inalterati nei settori tessile-abbigliamento e calzaturiero, con il fatturato in diminuzione per motivi stagionali. Sempre in salita, invece, i costi delle materie prime, che le aziende faticano a trasferire sui listini prezzi, con conseguenti tensioni sulla marginalità. Permane nel settore una certa prudenza, anche se il 42% del campione si attende nel secondo semestre dell’anno un innalzamento del fatturato.

Per quanto riguarda la lavorazione delle materie plastiche e il settore chimico, prosegue il trend positivo: i livelli produttivi sono risultati buoni, con gli ordini interni ed esteri in sviluppo. Soddisfa il grado di utilizzo degli impianti. In salita i costi delle materie prime. Le aspettative di fatturato per i prossimi sei mesi sono invariati per circa il 44% degli intervistati. La propensione ad investire resta elevata, malgrado un calo della percentuale del campione dal 73% del 1° trimestre al 63% del 2°.

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