Beppe Lamberto presenta “Papà Travel Experience” a Cardano

Beppe Lamberto Papà Travel Experience

CARDANO AL CAMPO – Il Circolo Quarto Stato di Cardano al Campo ospita domani, venerdì 17 gennaio Beppe Lamberto, l’autore del libro “Papà Travel Experience”.

Due anni di viaggio con la sua piccola

L’autore-viaggiatore-papà-rugbista, Beppe Lamberto, presenta alle 21.30 le avventure di un papà single alle prese con viaggi, principesse, cappelli magici, qualche capriccio e tanti baci. Modera Lidia Romeo, giornalista,
e introduce Simone, socio della cooperativa e compagno di squadra di Beppe. Al Circolo si ascoltano storie, si presentano libri e si parla di viaggi. Domani si faranno tutte e tre le cose con Beppe Lamberto.
Dice l’autore: «Questo libro non è un’appendice dell’omonimo blog, ma quello che desideravo fin dall’inizio. È il primo, e farò il possibile affinché non sia l’ultimo. Perché questa è la strada che ho voluto
prendere quando ho deciso di entrare in quel banco di nebbia chiamato “cambiamento”, che fino a quel momento cercavo sempre di evitare, ma che man mano si poneva davanti al mio cammino con una frequenza sempre maggiore, arrivando ai limiti dello stalkeraggio».

Beppe Lamberto Papà Travel Experience

Il libro

Ognuno ha le sue declinazioni, e io non mi sento migliore di altri solo
perché viaggio con mia figlia. Avessi trovato il nostro mondo stando a
casa a fare acquerelli, sarebbe andato bene uguale. E magari avrei anche
risparmiato due lire.
Però vorrei far vedere a tutti i genitori ai quali mette ansia anche il
solo pensiero di fare cinquanta chilometri in mac­china che viaggiare
con i figli è possibile, anzi è facile, e prendendo i giusti
accorgimenti pure divertente.
La separazione ha stravolto il tempo che avevo a disposizione per stare
con mia figlia; nel giro di un attimo sono passato da una normale
dinamica di vita a tre a una condizione in cui un giorno è come se non
avessi nessuno, e il giorno dopo sono padre, madre, zia, amico,
con­fidente e gatto insieme: il tutto, solitamente, a weekend alterni.

Da quel mo­mento in poi, al tempo passato con mia figlia non ho più
potuto accostare la parola “quantità”.
Così ho capito che esisteva un solo modo per compensare quella carenza,
che da lì in poi avrebbe condizionato la nostra vita insieme: accostare
la parola “qualità”.

Non vedo mia figlia per quello che sembra, ma per quello che è, ovvero
una donna. La differenza fra la persona che è oggi e quella che sarà
domani dipenderà dall’esperienza accumulata. Viaggio con lei per vivere
momenti, non per collezionare fotografie. Il tempo che abbiamo a
disposizione è troppo poco, quindi, se voglio aiutarla a costruire la
donna che sarà, non posso limitarmi a “passarlo”. Lo devo vivere insieme
a lei. Il viaggio dunque non è il fine, ma il mezzo. È
contemporaneamente il laboratorio in cui ho deciso di costruire il
nostro rapporto e il palcoscenico sul quale ho deciso di metterlo in
atto. Basta ricordarsi che, come per tutte le cose, la parte più
difficile è iniziare. E che se vi ritrovate a viaggiare con una bambina
di tre anni, una volta che avrete capito in quale bagno andare quando vi
fermate all’autogrill, il resto sarà tutto in discesa.

Ho superato tanti piccoli traguardi: la prima proposta, il giorno in cui
è arrivata l’email con il contratto, il momento in cui ho iniziato a
scrivere, e quando ho messo l’ultimo punto, spegnendo poi quel computer
che era rimasto acceso ininterrottamente per due mesi. Già, perché
l’altro traguardo è stato riuscire a scriverlo in così poco tempo. Poi è
arrivata la copertina, la stampa, e finalmente le prime copie hanno
varcato la porta di casa mia.

E poi c’è oggi. Il traguardo più grande. Poterlo portare a mia figlia, e
sentirle dire “Finalmente! Ora posso portarlo all’asilo, e fare vedere
ai miei amici il libro con le foto dei nostri viaggi”.
Perché poi tutti i giorni sono unici.
Oggi, è solo un po’ più bello.

Beppe Lamberto Papà Travel Experience – MALPENSA24