Bernhard Scholz anticipa i temi del Meeting di Rimini e “sogna” il papa

Bernhard Scholz con Emilia Guarnieri
Bernhard Scholz con Emilia Guarnieri

RIMINI – «Sono state le iniziative, a volte eroiche, prese lo scorso anno da tante persone, operatori sanitari, genitori e insegnanti, durante il primo lockdown imposto dallo scoppio della pandemia di coronavirus a suggerirci il titolo e il tema del Meeting di quest’anno».

Con queste parole, il presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli Bernhard Scholz inizia a presentare la quarantaduesima edizione dell’appuntamento culturale che ogni anno, in agosto a Rimini, propone una settimana di confronto a livello internazionale su tematiche sociali, politiche, economiche e religiose.

“Il coraggio di dire io”

«Con il titolo “Il coraggio di dire io” – spiega Scholz – dal 20 al 25 agosto alla Fiera di Rimini, vogliamo offrire un’occasione per riflettere sull’origine del coraggio delle persone, che fedeli al loro desiderio di bene, durante la pandemia hanno assunto responsabilità decisive per la vita sociale, professionale e democratica. Oggi, infatti, si assiste spesso, nella politica e anche nella Chiesa, ad una fuga da parte degli individui dalla responsabilità diretta con la conseguente delega alle istituzioni».

Il titolo dell’edizione di quest’anno del Meeting è tratto da una citazione del “Diario” del filosofo danese Soren Kierkegaard ripresa anche dal fondatore di Comunione e liberazione, monsignor Luigi Giussani, il quale affermava che «le opere nascono solo quando uno, rischiando, ha il coraggio di dire “io”».

“Fratelli di tutti”

Filo conduttore della prossima edizione della manifestazione sarà anche la lettera enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco nella quale è rivolto l’invito all’assunzione di responsabilità per il bene comune creando relazioni di fratellanza anche in situazioni conflittuali di grande difficoltà. Anche quest’anno, al Meeting che, dopo l’edizione dello scorso anno condizionata dalle restrizioni imposte dalla pandemia, torna con la formula in presenza nei padiglioni del quartiere fieristico riminese, numerosi saranno i varesini protagonisti.

Il leader della kermesse, Bernhard Scholz, da una decina d’anni vive sulle rive del lago Maggiore, a Castelveccana. Riconfermato alla direzione del quotidiano della manifestazione il giornalista gaviratese Gianfranco Giuliani mentre, come sempre, numerosa sarà la rappresentanza dei giovani della provincia di Varese tra gli oltre duemila volontari impegnati nelle fasi preparatorie e durante lo svolgimento dell’evento.

Il Meeting

Ancora massimo riserbo, invece, sui nomi degli ospiti protagonisti dei vari incontri che verranno annunciati il 13 luglio nel corso della presentazione in programma a Roma, a Palazzo Borromeo, nella sede dell’ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. Scholz, dal mese di marzo dello scorso anno alla guida del Meeting dopo i 27 anni di presidenza di Emilia Guarnieri, anticipa che questa edizione «dovrà far maturare la consapevolezza che non possiamo tornare come prima. E’ il momento di lavorare sulla sostenibilità ecologica e sociale dell’economia». Il presidente del Meeting, che ha guidato la Compagnia delle opere dal 2008 fino al mese di gennaio dello scorso anno, vuole interpretare il nuovo ruolo «individuando e valorizzando le esperienze virtuose in tutti i settori della vita e favorendo il dialogo sui temi decisivi per il futuro dei nostri figli e nipoti, possibile solo dalla stretta collaborazione con tutte le persone che si vogliono coinvolgere nell’evento».

Tra poco più di una settimana, Scholz svelerà il programma del Meeting che dovrà riaccendere di nuovo nelle migliaia di visitatori l’entusiasmo di vivere quello che è rimasto l’ultimo grande evento culturale del panorama nazionale ma, non riesce a nascondere dietro a un sorriso il grande sogno. L’anno prossimo, saranno passati quarant’anni dalla visita al Meeting di Papa Giovanni Paolo II e, con il cuore colmo di speranza e gli occhi che brillano di gioia confida: «Ci auguriamo che un giorno il Papa possa venire al Meeting».