Alleanza tra Mutua Sanitaria Besnate e Il Seme: «È welfare di comunità»

BESNATE – Mutua Sanitaria Besnate e Cooperativa Il Seme di Cardano al Campo, alleanza solidale e sanitaria. La Cooperativa, che si occupa di disabilità gravi e gravissime, amplierà le proprie possibilità di risposta offerte agli utenti, appoggiandosi sulle professionalità presenti nel poliambulatorio di Besnate. «E noi offriremo un servizio più capillare» promette il presidente della Mutua Gabriele Rejna. L’orizzonte è quello del «welfare di comunità».

Realtà complementari

Un’operazione vincente su tutti i fronti, grazie all’accordo siglato tra due realtà di eccellenza del territorio che iniziano a fare rete. «Questo accordo nasce dal fatto che siamo complementari – spiega Gabriele Rejna, presidente della storica Mutua besnatese – noi seguiamo alcune problematiche, loro altre. L’alleanza tra queste due realtà porta ad offrire un servizio più capillare sul territorio». La Mutua, che compirà cento anni nel 2021, copre quasi tutti i rami della medicina specialistica (l’ultima arrivata è l’ozonoterapia), con ben 40 professionisti a disposizione nel poliambulatorio di via Matteotti a Besnate e strumenti di diagnostica per immagini in loco a completamento delle visite. Le prestazioni vengono offerte sia ai 3200 iscritti, tra residenti, domiciliati o chi ha attività a Besnate, con tariffe agevolate, sia agli utenti esterni con tariffe di mercato competitive. «Nel 2018 – spiega il presidente Rejna – abbiamo eseguito oltre 10.500 prestazioni, di cui l’87% ai nostri iscritti. C’è un buon margine di crescita sull’utenza esterna». Ecco perché allargare il raggio d’azione territoriale è un obiettivo della Mutua.

“Il Seme” al centro di una rete

Dall’altra parte c’è la Cooperativa Il Seme, che ha 27 anni di storia nell’assistenza ai disabili gravi e gravissimi, con sette servizi, tutti messi a disposizione in strutture che hanno sede a Cardano al Campo, che danno risposte per tipo di problematica e per fascia d’età. Come spiega il direttore generale e vicepresidente de “Il Seme” Davide Gabbana, è emersa la «necessità di offrire qualcosa che completasse una risposta necessaria alla persona. Terapie per completare la presa in carico, a 360 gradi, a sostegno delle difficoltà quotidiane di chi riceve i nostri servizi. Noi come Cooperativa non possiamo darle direttamente, così costruiamo una rete per dare queste risposte. Facendo da unico referente per l’utenza, senza che debba perdersi nei meandri della burocrazia». Per “Il Seme” questo accordo «è un punto di partenza – aggiunge Gabbana – si condividono due riferimenti riconosciuti e si mettono assieme professionalità e attenzioni che creano una forza che non è solo una somma ma qualcosa di più.  E anche un volano per aprire ad una rete ancor più ampia».

Welfare di comunità

L’orizzonte lo delinea Francesco Zaro, direttore sanitario della Cooperativa: «È il welfare di comunità. Un percorso virtuoso in cui crediamo, che va oltre il welfare sussidiario, che è molto cresciuto». «Il nostro è un modellarsi sul bisogno, soprattutto sui bisogni orfani, che non trovano facilmente risposte ma richiedono impegno, come i disturbi dell’apprendimento e del comportamento, l’autismo, le disabilità motorie e cognitive, anche per l’anziano – sottolinea Zaro – di fronte a situazioni in cui la risposta è complessa e a disabilità che necessitano di risposte articolate, occorre costruire il percorso giusto per quella persona o famiglia, nelle strutture sanitarie pubbliche o nel terzo settore». Il senso lo dà una frase del vicepresidente della Mutua Sanitaria Besnate Fabrizio Donati: «Cosa c’è di più bello di servizi che si concatenano e soddisfano una comunità?».

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