BUSTO ARSIZIO – In commissione cultura nasce un’inedita “alleanza” a sostegno della proposta di Cinzia Berutti (Pd) di inserire il progetto di integrazione alla cittadinanza dell’istituto comprensivo De Amicis, “Donne e Minori”, finanziandolo adeguatamente, all’interno del piano di diritto allo studio per poterlo allargare a più realtà scolastiche cittadine. In questo anno scolastico, infatti, la limitatezza dei fondi a disposizione dall’istituto ha permesso di avviare il progetto in sole due classi, contro le dodici dell’anno precedente.
Il voto trasversale in commissione
Dopo l’illustrazione da parte della proponente, che è referente del progetto nell’istituto scolastico in cui opera, e le domande dei membri della commissione, al voto la mozione proposta dal Partito Democratico ha visto il sostegno trasversale da parte di Forza Italia (presente con Francesca Tallarida), del Movimento 5 Stelle (rappresentato da Luigi Genoni) e di Lombardia Ideale-Busto Grande (Paolo Efrem), tutti voti a favore. Si sono invece astenuti tutti gli altri gruppi, sia di maggioranza che di opposizione, ovvero Lega, Idee in Comune con il sindaco, Busto al Centro e gruppo misto (con Mariangela Buttiglieri di Fratelli d’Italia che ha annunciato la volontà di prendersi del tempo per approfondire). Numeri, per il momento, insufficienti per far passare la mozione in consiglio comunale, ma il segnale trasversale è stato lanciato. Anche perché, come faceva notare un esperto di questioni consiliari a margine del voto, non si tratta di un emendamento al bilancio ma di una mozione, che impegna la giunta senza vincolarla immediatamente.
La via bustocca all’integrazione
«Giusto non discuterne direttamente in consiglio – la considerazione fatta dalla presidente della commissione Donatella Fraschini (Idee in Comune) – è un’iniziativa che merita grande attenzione e che deve accomunare diverse sensibilità senza dividere». Ma di cosa si tratta, a grandi linee? “Donne e Minori” è un progetto di integrazione che va oltre il semplice insegnamento della lingua italiana agli studenti di origine straniera: le insegnanti operano in collaborazione con una rete di volontari e con il Pime, per coinvolgere direttamente le classi e le famiglie, mettendo al centro il ruolo delle mamme straniere per favorirne l’uscita dall’isolamento a cui spesso sono costrette, anche per motivi linguistici. La mozione impegna la giunta comunale ad inserire questo progetto «riconoscendone il valore sociale, tra le iniziative cittadine relative al diritto allo studio e alla formazione permanente, garantendo idonea copertura finanziaria al progetto, attraverso un contributo annuale all’istituto comprensivo che lo realizza». Da attuare prevedendo «un apposito impegno di spesa nel bilancio preventivo». Ora tocca al consiglio comunale esprimersi.