Mozione di sfiducia, il Pd di Gallarate non si arrende: «Non è impossibile»

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GALLARATE – Con il passaggio di Giuseppe Lorusso in Fratelli d’Italia e il vertice chiarificatore tra Forza Italia e il sindaco Andrea Cassani, la mozione di sfiducia che verrà discussa lunedì 9 dicembre in consiglio comunale non passerà. A meno di colpi di testa personali dell’ultimo minuto, infatti, alla conta dei voti sarà 12 a 12. Anche il Pd si è reso conto che le probabilità di un voto anticipato si sono ridotte ai minimi termini. Ma non si arrende.

Non è impossibile

«Se la mozione di sfiducia venisse approvata, il sindaco e il consiglio decadrebbero all’istante, sarebbe nominato un commissario e si tornerebbe al voto la prossima primavera», spiegano i dem. Ma raggiungere 13 voti, se ne rendono conto anche loro, è «cosa molto difficile, anche se non impossibile».

La città a raccolta

Proprio per questo motivo il Pd chiama a raccolta tutta la città invitando i gallaratesi a partecipare al consiglio di lunedì sera. Proprio come avvenne lo scorso 29 maggio, quando la sala era strapiena (nella foto in alto) per ascoltare le prime dichiarazioni degli amministratori dopo lo scandalo giudiziario “Mensa dei poveri” che tre settimane prima portò in carcere l’allora assessore all’Urbanistica Alessandro Petrone per episodi corruttivi all’interno del Pgt (poi revocato) che portava la sua firma e decapitò i vertici provinciali di Forza Italia. «L’importantissimo appuntamento di lunedì – dicono i dem – sarà l’occasione per dimostrare alla cittadinanza la completa inadeguatezza di Cassani al governo della nostra Gallarate: il sindaco non si è accorto di nulla, non è stato in grado di proteggerla dall’illegalità. Gallarate merita di più: non restiamo a guardare».

Debiti società sportive

In attesa di lunedì il Pd si prepara alla seduta di bilancio in programma questa sera 5 dicembre che inizierà con un question time relativo alla società di calcio femminile Azalee. Spiegano in una nota:

Siamo rimasti molto stupiti nell’apprendere di alcuni fatti riguardanti la gestione dei rapporti con le società sportive attuata sotto la Giunta Cassani. In particolare, siamo venuti a conoscenza della rimodulazione del debito di una di queste nell’arco pochissimi mesi: 70% di sconto, da 100 a 30mila euro circa. Il piano di rientro del debito, approvato in data 11 ottobre 2017 con determina 720, prevedeva il pagamento di 9 rate annuali da 11.223 euro; il 5 febbraio 2018 la rata scendeva a soli 3.418 euro.

La motivazione, molto scarna, è che una nota del ufficio tecnico accertava opere eseguite dalla società sportiva per un valore di 70.000 euro circa: non vengono indicati quali siano i lavori periziati dall’Ufficio Tecnico, non vengono indicate fatture o preventivi, non sono specificate le autorizzazione rilasciate e non vengono nemmeno indicati quando siano stati svolti gli interventi. La nota prot. n. 66044 dell’Ufficio Tecnico richiamata non è pubblicata sul sito del Comune di Gallarate.

Ciò che appare strano è che una situazione analoga (uno sconto sul debito a fronte di opere eseguite dalla società) il relativo ricalcolo sia stato frutto di  puntuale giustificazione delle spese, con esclusione dallo scomputo di opere non funzionali all’attività, la verifica della congruità dei costi e la previa autorizzazione e verifica del Comune. Solo con tali requisiti, che non compaiono nel caso della determina Azalee era possibile lo scomputo.

Auspichiamo che questa sera, in Consiglio Comunale, le risposte ai nostri question time consentano di fare piena luce su questi fatti: non vorremmo che vedere nuove ombre proiettate sul Comune, già oscurato dai gravissimi fatti cui tutti stiamo assistendo.
Mozione sfiducia Pd Gallarate – MALPENSA24