FI a faccia a faccia col sindaco di Gallarate: «Non è stato un tè coi pasticcini»

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Gigi Farioli

GALLARATE – «Non è stato un tè con i pasticcini». Così il commissario di Forza Italia a Gallarate, Gigi Farioli, descrive il faccia a faccia di un’ora e mezza avvenuto ieri 27 novembre tra il Gruppo consigliare azzurro e il sindaco Andrea Cassani in vista della mozione di sfiducia in discussione in aula il prossimo 9 dicembre.

Farioli, Forza Italia voterà la fiducia al sindaco Andrea Cassani?
«Nulla era scontato prima che entrassimo, ma ora dopo questo incontro posso dire che il terreno è stato sminato a fronte di un confronto molto franco che ha posto le basi per continuare».

Tutta Forza Italia tranne il consigliere Leonardo Martucci?
«Il mio sforzo per portare l’intero gruppo consigliare su una posizione condivisa è stato evidente. Ma anche all’incontro di ieri Martucci non è venuto, benché avessi avuto contatti con lui tutti i giorni».

Ma perché si è arrivati a questo punto?
«Dopo il 7 maggio Forza Italia è stata ovviamente turbata da vicende interne ed esterne che in parte sono state subite o maldigerite, che hanno generato una difficoltà nei rapporti o fatto emergere malumori. Come l’uscita di Martucci, il cui recupero ormai appare difficile».

E come ne siete usciti?
«Con una forte disponibilità del sindaco che in un’ora e mezza di confronto ha riconosciuto il ruolo di Forza Italia, un partito che ribadisce la propria leale collaborazione ma che allo stesso tempo dopo sei mesi vuole uscire dal ruolo di inutile, assente, ininfluente o irrilevante peduncolo di questa maggioranza. Forza Italia è protagonista del centrodestra gallaratese. Lo è stata all’atto di insediamento di questa amministrazione e vuole tornare ad esserlo».

A quali condizioni?
«Il sindaco si è fatto garante affinché il Gruppo consigliare di Forza Italia sia più influente nelle scelte di questa amministrazione e abbia un rapporto privilegiato affinché sia più incisivo anche nei lavori della giunta, da cui siamo esclusi ormai da sei mesi».

Avete chiesto il ritorno in giunta con almeno un assessore?
«Quello che abbiamo chiesto è avere un rapporto molto più visibile per essere maggiormente determinanti. E’ l’inizio di un percorso che in futuro potrebbe portare anche, perché no, all’individuazione di una persona in un ruolo maggiormente incidente. Ma, ribadisco, non è stato oggetto di trattativa. Diciamo che al momento non è stato né escluso né richiesto».

Quali temi avete affrontato?
«Innanzitutto quelli che Forza Italia ha votato soltanto per spirito di maggioranza. Mi riferisco ovviamente alla gestione del verde, per cui è stata trovata un’intesa. Sulla viabilità invece permangono forti perplessità, ma Forza Italia accetta la sperimentazione. Abbiamo concordato infine un deciso salto di qualità nel settore degli investimenti, su cui abbiamo anche cominciato a fare alcune ipotesi».

E’vero che il consigliere Aldo Simeoni ha letto una lettera?
«Ha parlato così come tutti gli altri. Lui si era preparato un foglio che ha letto al sindaco, ribadendo in pratica quello che avevo già espresso nella mia sintesi, ovvero che Forza Italia – dopo essere stata stordita da quanto avvenuto a maggio – vuole uscire da quella posizione prona, indifferente e ininfluente che molti le hanno addebitato».

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