Il rischio default per Sumirago «è ormai alle spalle»

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SUMIRAGO – Difficile parlare di programmazione e investimenti per chi ha sulla testa un Piano di riequlibrio finanziario approvato dalla Corte dei conti da oltre due milioni di euro che da anni ormai ingessa l’attività amministrativa, impedisce di accendere qualsiasi mutuo, blocca ogni spesa che non sia indispensabile. E’la pesante eredità lasciata dal contenzioso per la rete del gas, una iattura che ha origine addirittura nel 2009. Eppure un barlume di speranza ora c’è. E lo ha fatto capire il sindaco Mauro Croci presentando in consiglio comunale insieme alla sua giunta (nella foto) il bilancio consuntivo del 2017.

Il bilancio consuntivo

La spesa corrente appare decisamente sotto controllo e l’azione di contenimento è ulteriormente migliorata. «E’ vero, non è solo un problema di spending review», ha detto Croci. In questi ultimi anni di grande difficoltà, a fronte della riduzione del personale per pensionamenti e mobilità, l’amministrazione comunale non ha provveduto a rimpiazzare le figure in uscita perché c’era la necessità di congelare più risorse possibili per fronteggiare la grave situazione finanziaria, garantire il piano di riequilibrio, ed evitare il dissesto finanziario. Soltanto per il 2017, il Comune ha dovuto riservare a bilancio infatti ben 210mila euro per onorare il Piano di riequlibrio. «Oggi la situazione è decisamente in netto miglioramento. Possiamo affermare che la fase più critica è ormai alle spalle. Il bilancio è solido e sostiene con grande sicurezza l’indebitamento programmato. Lo afferma pure la Corte dei Conti nella sua relazione di verifica semestrale. Con uno scenario così più ottimistico si può finalmente guardare un po’ più in là del nostro naso senza dover rincorrere la quotidiana emergenza. Stiamo finalmente iniziando a ragionare in termini di programmazione e progettazione, possiamo mettere a disposizione del nostro territorio qualche risorsa in più e possiamo migliorare la pianta organica dell’ente, ridotta da qualche anno all’osso, inserendo qualche risorsa che consenta di alleggerire i carichi di lavoro del nostro personale che ha particolarmente sofferto in questi anni ma ancor più per consentire ai nostri cittadini di avere risposte e servizi in tempi più brevi e in maniera efficace».

Il pagamento ai fornitori

Ci sono due ulteriori indici a far capire che, forse, il peggio è davvero è passato. Nel 2017 il Comune di Sumirago non è mai ricorso all’anticipazione di cassa, «dato significativo che evidenzia la corretta gestione finanziaria e il mantenimento degli equilibri», ha sottolineato Croci. «Inoltre l’indicatore di tempestività dei pagamenti dei fornitori è nettamente migliorato, passando dai 97 giorni del 2016 ai 60 del 2017». E a oggi sta ulteriormente migliorando: il dato del primo trimestre 2018 si è attestato a 33 giorni, «un valore decisamente da Comune virtuoso».

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