VARESE – Dopo la tregua del weekend, in provincia di Varese tornano ad esplodere i numeri del contagio da Coronavirus. I 3.081 casi positivi riportati nel bollettino di Regione Lombardia di oggi sono fonte di grande preoccupazione, anche alla luce della forte pressione sulle strutture ospedaliere del territorio del Varesotto. Va detto che, come già successo in passato, l’abnorme incremento potrebbe essere legato a qualche ritardo fisiologico nel processare i tamponi nel weekend, che crea un effetto di raggruppamento degli esiti di più giorni.
Varese, Busto e Gallarate
I dati dell’incremento giornaliero dei contagi nelle città, numeri a tre cifre, fanno ugualmente impressione: ci sono ben 277 nuovi casi a Varese città, 231 a Busto Arsizio e 149 a Gallarate. Sia Busto che Gallarate viaggiano ormai verso il 3% di contagiati sull’intera popolazione residente. Da segnalare anche il dato dei decessi, che sono stati 21 in provincia di Varese nelle ultime 24 ore. In totale, da inizio pandemia, le vittime sono state 757.
I numeri nei comuni
Tra le dieci città con più contagi assoluti, sfiorano i 100 nuovi casi sia Saronno (97) sia Malnate (92) e si avvicina molto anche Tradate (85). E ancora, ci sono altri 60 casi a Cassano Magnago, 57 a Caronno Pertusella, 56 a Somma Lombardo e 34 a Samarate. Tra le città con il più alto tasso di contagi sulla popolazione, crescono in modo significativo le città del Saronnese: 53 nuovi casi a Gerenzano, 45 a Cislago e 32 a Origgio. Nel centro-nord della provincia, invece, si registrano 35 nuovi contagiati a Laveno Mombello, 18 a Cocquio Trevisago e 12 a Bodio Lomnago.
L’andamento settimanale
A parziale conforto arriva il consueto aggiornamento dell’evoluzione settimanale dei dati, nei grafici del consigliere regionale del PD Samuele Astuti. Che mostrano, per quanto riguarda la situazione della provincia di Varese, un andamento stabile nelle ultime due settimane: 7.768 nuovi casi negli ultimi sette giorni, 7.744 nei sette giorni precedenti. Segno, forse (al netto di una prossima conferma del boom di contagi di oggi), che perlomeno siamo sulla “gobba” della curva del contagio, dopo la crescita esponenziale, che ha prodotto numeri assolutamente imparagonabili a quelli della prima ondata. Ma ormai è una battaglia.