Egregio direttore,
oggi sabato 10 Luglio, avrebbe dovuto essere il giorno destinato alla raccolta delle frazioni secco “Sacco Viola”, umido e vetro/alluminio della ZONA 5 di Busto Arsizio, in realtà per quanto riguarda umido e vetro/alluminio sembrerebbe che la Zona 5 sia stata completata, mentre per la frazione secco “Sacco Viola”, l’incaricato si sia dimenticato di effettuare la raccolta in almeno un quarto della zona prevista.
Questa mattina verso le 11,45 non vedendo alcun mezzo transitare per effettuare la raccolta, mi sono attivato contattando il servizio AGESP Igiene ed Ambiente al Numero Verde per avvisarli del fatto che probabilmente si erano dimenticati di passare ad effettuare la consueta raccolta. Gentilissima l’operatrice del numero verde sig.ra Martina mi comunicava che avrebbero provveduto a risolvere il problema, peccato che ad ora 16,40 non si sia ancora presentato nessuno a raccogliere la frazione secca e che oltre a ciò nel frattempo, a seguito di una piccola indagine, ho scoperto che appunto in un’ ampia area della Zona 5 non è stata effettuata nessuna raccolta. Per intenderci le vie Arconate, Piacenza, Vicolo Carpi, Cialdini, Modena, Sassuolo Vicolo Budrio, Monte Nero, F.lli Grazioli, Nullo, Cernaia, Lamarmora, Galliate, Novaro, parte di Via Deledda e persino la Via Canale, strada ove si trova proprio la sede di AGESP Igiene ed Ambiente sono rimaste escluse dalla raccolta.
A questo punto mi sovviene un dubbio terribile, non è che l’incaricato a mezzogiorno ha terminato il turno e nessuno ha pensato che non c’era copertura per effettuare la raccolta in tutta la Zona5? Come diceva qualcuno a pensar male si fa peccato ma di solito ci si azzecca…
Il problema in ogni caso permane perché seppur secca, la frazione rilascia in ogni caso del percolato che in questa stagione calda emana un odore nauseabondo quindi c’è da chiedersi che cosa dobbiamo fare, tenerci il percolato in casa per una settimana perché chi di competenza non è stato in grado di espletare il proprio lavoro? E non mi riferisco agli operatori ma a chi questo servizio dovrebbe sapere gestirlo nel migliore dei modi.
Massimo Pinciroli