Il Canton Ticino frena la ferrovia della Valmorea: «Solo destinazione turistica»

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CASTELLANZA – Un progetto che alcuni cittadini della Valle Olona sperano di vedere realizzato da anni e che negli ultimi tempi, soprattutto dopo il via libera di Regione Lombardia, sembrava concretizzarsi sempre di più. E invece a frenare sono proprio i vicini di casa svizzeri. Infatti, in una recente risposta a un’interrogazione dei Verdi, il Consiglio di stato del Canton Ticino ha detto che la ferrovia della Valmorea «avrà solo una destinazione turistica, e non un servizio per passeggeri regolare».

Le domande dei Verdi

Lo scorso marzo 2021 i Verdi del Ticino avevano presentato un’interrogazione al consiglio di stato del Cantone, nella quale chiedevano alcune delucidazioni in relazione al progetto di riattivare la storica Ferrovia della Valmorea che collegava Castellanza e Mendrisio, e che era stata chiusa nel 1952. Un progetto che da tempo è sostenuto dall’associazione Amici della Ferrovia della Valmorea, il cui presidente, Nicola Ferrari, aveva incontrato anche i sindaci dei Comuni in Valle.

Il progetto aveva ricevuto il benestare di Regione Lombardia, grazie a un ordine del giorno del Pd che aveva invitato il Pirellone a finanziare il rilancio dei binari, «iniziativa che darebbe un aiuto importante per lo sviluppo turistico e infrastrutturale delle province di Varese e Como, per la loro economia e i loro lavoratori», aveva affermato il consigliere regionale del Pd, Samuele Astuti.

Non vale la pena

Ora, però, sono subentrati nuovi elementi e a tirarsi indietro sono i vicini svizzeri. Infatti, in seguito all’interrogazione dei Verdi, il Consiglio di stato del Cantone Ticino ha affermato che il tracciato ha un futuro solo turistico, perché «non ha un potenziale d’utenza tale da giustificare una riattivazione per il servizio passeggeri regolare». A detta del governo, le motivazioni sono principalmente finanziarie, ma anche relative alla posizione della ferrovia. «E’ troppo periferica rispetto agli insediamenti per fungere da servizio capillare e troppo isolata dal resto della rete ferroviaria, rispettivamente senza un capolinea importante a sud, per servire da asse di transito».

Amaro in bocca

Un fulmine a ciel sereno per gli appassionati della Valle Olona. «Non ne sapevamo nulla, anche perché siamo in contatto con alcuni rappresentanti di Tilo e la Svizzera si era sempre mostrata disponibile, quindi non capiamo questo stop al progetto», commenta il presidente Ferrari. Che ricorda poi come i costi che il Cantone dovrebbe sostenere non sono poi così elevati, o di certo non tali da rappresentare un impedimento. «Il loro tratto è di circa 1 chilometro, perciò non mi sembra una spesa così importante. Quanto ai collegamenti, vorrei ricordare che l’area della Valle Olona è ben collegata con Milano, quindi si potrebbe velocemente raggiungere l’hub più importante della Lombardia».

Insomma, l’Associazione degli Amici della Valmorea è decisamente rimasta spiazzata dalla notizia, tant’è che la prossima settimana verrà convocata una riunione del comitato in modo da raccogliere ulteriori informazioni e decidere come muoversi.

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