Il consigliere Brugnone: “Istituiamo una commissione antimafia anche a Busto”

busto antimafia brugnone

BUSTO ARSIZIO – «Istituire una commissione antimafia e anticorruzione anche a Busto». A proporlo, anzi a riproporlo con una proposta di delibera è il consigliere del Pd Massimo Brugnone, il quale spiega: «Due anni fa, seguendo il lavoro fatto a Milano, abbiamo presentato in consiglio comunale la prima proposta di istituzione della Commissione antimafia. Ne abbiamo discusso in Commissione, ma non siamo riusciti a vederne la nascita. Non ce ne siamo dimenticati però».

E questo un argomento sulla quale Massimo Brugnone è impegnato da sempre. A distanza di 24 mesi dalla prima richiesta, di fatto rimasta inascoltata, il consigliere comunale di minoranza torna alla carica: «E’ arrivato il tempo della consapevolezza. Il Consiglio regionale della Lombardia ha istituito una commissione antimafia guidata per cinque anni da Gian Antonio Girelli. Un organo che tra i vari compiti svolti, nel 2015 ha portato alla nascita dei centri di promozione della legalità. E anche qui la nostra città è protagonista con il Liceo Crespi capofila a livello provinciale nei progetti di educazione alla legalità». 

La nuova richiesta arriva, spiega Brugnone dopo che «abbiamo limato i regolamenti, rivisto le forme necessarie alla burocrazia della pubblica amministrazione. Credo quindi che ora i tempi siano matura per dare vita a questa commissione anche in città». Tra i compiti che dovrebero portare avanti i componenti vi sono quelli di conoscere, valutare, acquisire, proporre regole, indirizzi, buone prassi attivate o da attivare dall’amministrazione comunale in tema di lotta alla criminalità organizzata.
Non solo. La commissione potrebbe anche studiare e proporre convenzioni e protocolli d’intesa da sottoscrivere con Prefettura, Camera di Commercio, pubbliche amministrazioni, ordini professionali, sindacati, enti, associazioni che promuovono regole e buone prassi nella lotta alla presenza e al radicamento del potere criminale di tipo mafioso; percorsi formativi per dirigenti, funzionari e amministratori pubblici; oltre che promuovere la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie presenti in città.
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