Busto, Antonelli: «Piazza con tanti problemi, ma è piaciuta al principe»

BUSTO ARSIZIO – Per essere bella «è bella, tanto che anche il principe quando è venuto è stato molto contento. Certo i lavori sono stati fatti male». Il sindaco Emanuele Antonelli introduce così la risposta all’interrogazione di Busto al centro su piazza Vittorio Emanuele e tutte le sue magagne.

La piazza torna a far parlare di sé

La mozione di Busto al centro presentata a inizio anno e slittata, un po’ per il Covid, un po’ per i tempi lunghi dei lavori del consiglio, arriva ieri, lunedì 25 maggio, in aula quando ormai l’eco delle polemiche sui continui lavori dei rattoppi si è un po’ spenta. Ma è Luca Castiglioni a ricordare da dove nascono i quesiti su quanto è stato fatto (o non è stato fatto) e sul futuro di un intervento molto più articolato, di cui la piazza e il comparto residenziale rappresentano solo una porzione.

«Questa mozione – dice il consigliere – nasce dopo gli ultimi interventi alla pavimentazione che ha mostrato problemi in seguito a precipitazioni non certo torrenziali. In poco più di un anno il Comune ha dovuto più volte intervenire e, malgrado qualche piccolo sforzo nel miglioramento dell’arredo, la piazza, destinata ad essere centro di incontro, offre ancor oggi l’impressione di un’opera incompiuta».

E poi chiede Castiglioni: «Vorremmo sapere se è avvenuto il collaudo dell’opera, e in caso di conferma, in quale data, ad opera di chi e con quale esito ufficiale; se, viste le carenze, si è provveduto alle opportune contestazioni nei confronti della società Soceba, in quale forma e con quali risultati e se, date le inevitabili richieste di un totale riassetto della piazza che questa amministrazione dovrà operare, ci potranno essere dei contraccolpi (e di che genere) sulle altre opere a carico dei costruttori, ovvero le ex-Carceri e il Conventino».

L’evidenza che spiazza l’arcigno difensore

Sarà stata la modalità online del consiglio, che ovatta e quasi mette a sopire il furore della politica o forse l’evidenza dei fatti di un’opera soggettivamente bella e oggettivamente fatta in qualche modo, a indurre il primo cittadino a fornire una risposta soft. A tratti quasi rassegnata: «Si è vero, la società sta tentennando». Sta di fatto che Emanuele Antonelli, che proprio su quella piazza, in occasione dell’inaugurazione, ha sfidato in solitaria i partiti della sua coalizione, braccato anche da Le Iene, a distanza di oltre un anno ammette pubblicamente che i problemi ci sono, potrebbero non essere pochi e che (molto probabilmente) li dovrà alla fine risolvere il Comune. Che però ha in mano un’arma importante: la fidejussione.

«L’errore più grosso che è stato commesso – spiega il sindaco – è di aver dato l’abitabilità agli appartamenti quando ancora i lavori non erano ultimati (Ma chi l’ha data? E’ la domanda che nessuno pone e alla quale nessuno risponde). Certo che abbiamo fatto le contestazioni a Soceba, già all’epoca della prima sistemazione che risale all’agosto dell’anno scorso. Il collaudatore del Comune poi ha dato mandato di eseguire i carotaggi nel 2019 e poi nel febbraio di quest’anno con i lavori alle fontane».

Mannaggia al Covid

E poi non ci vuoi mettere il Covid e la quarantena? Una giustificazione incontestabile e che, da qui in avanti (e chissà per quanto) sarà la madre di tutte le colpe per ciò che non si è potuto fare. «Poi – ha proseguito il sindaco – c’è stata la pandemia e la società che è di Napoli, per via delle restrizioni, ci ha fatto sapere che nessuno di loro poteva uscire dalla regione. Nemmeno settimana scorsa, quando c’era fissata una riunione, non si sono presentati».

C’è una data, ma non la soluzione

«Ora – si è avviato a concludere Antonelli – abbiamo un contraddittorio fissato per il 12 giugno ed è lì che si chiariranno tutta una serie di questioni su lavori, collaudi fatti e da fare. In ogni caso se non interverrà Soceba lo farà il Comune utilizzando le fidejussioni che abbiamo in mano. Sia per la piazza, sia per le altre opere del comparto». Insomma la fine dei lavori è ancora lontana. Però al principe Emanuele Filiberto la piazza è piaciuta ed è stato contento quando è venuto a Busto.

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