La Lombardia fra le migliori aree in Europa per la gestione dei rifiuti

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MILANO – La Lombardia è fra le migliori zone in Europa nella gestione dei rifiuti. A riconoscere questo merito è la relazione della Commissione d’inchiesta sui rifiuti, concedendo all’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, lo spunto giusto per tessere le lodi della regione: «Fa piacere constatare come una Commissione d’inchiesta presieduta dall’opposizione e i cui lavori sono iniziati in un contesto che, alla luce degli incendi negli impianti, sembrava voler far emergere problemi e scorrettezze nella gestione dei rifiuti in Lombardia, abbia rivelato invece una realtà molto più adeguata, rassicurante e positiva“, dichiara l’assessore, in seguito alla presentazione in Consiglio regionale della relazione.

E prosegue: “Ritengo accadrà lo stesso anche per altre Commissioni di inchiesta appena insediate, se verranno utilizzate per accertare i fatti e non per strumentali iniziative politiche. Ringrazio dunque il presidente Carretta per l’indipendenza di giudizio che ha mostrato (che sono certo sarà propria anche della presidente Baffi) e assicuro l’impegno mio e della giunta per tenere in debita considerazione le proposte migliorative contenute nelle conclusioni».

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Raffaele Cattaneo

Il programma regionale di gestione rifiuti

«Questo dimostra – ha proseguito l’assessore – la validità del lavoro svolto nel corso degli anni. La nostra Regione si è dotata, infatti, fin dal 2005, di uno strumento, il programma regionale di gestione rifiuti (Prgr), che ha consentito negli anni di garantire una gestione dei rifiuti non solo efficiente, con costi per il cittadino inferiori alle altre regioni italiane, ma anche efficace, permettendo di raggiungere gli obiettivi prefissati per la tutela ambientale. Inoltre, la Relazione mette in evidenza come il coraggio delle Istituzioni (a cominciare da Regione Lombardia, che ha autorizzato nel tempo gli impianti necessari) abbia permesso di raggiungere l’autosufficienza nella gestione dei propri rifiuti, superando gli standard europei e rappresentando spesso un aiuto concreto per tutto il Paese».

I numeri della Lombardia

«In Lombardia – ha ricordato l’assessore – sono presenti 13 termovalorizzatori su 39 attivi in Italia per la parte organica, 78 impianti di compostaggio e 42 impianti di digestione anaerobica, numeri che ci mettono al vertice a livello europeo. Inoltre, abbiamo più di 3.000 impianti autorizzati che trattano rifiuti. A questo si è aggiunta la crescita di consapevolezza dei cittadini sui temi ambientali, che si è tradotta in una percentuale crescente di raccolta differenziata, ormai parte delle abitudini quotidiane, portandola al 70%. Inoltre, nella relazione vengono anche ricordati i dati: la diminuzione della quota di produzione pro-capite totale di rifiuti (466,7 kg/ab.) è inferiore alla media nazionale (489,2 kg/ab.); i rifiuti raccolti sono avviati per il 60,9% al recupero di materia, per il 24,1% al recupero di energia diretto (nei termovalorizzatori) e la parte residuale, pari al 0,58%, è smaltita in discarica».

«Tutto questo dimostra come la Lombardia abbia scelto la strada del recupero – ha concluso Cattaneo – cercando soluzioni adeguate per la gestione dei rifiuti, attraverso gli impianti necessari e la creazione di una filiera industriale che ci pone all’avanguardia nell’economia circolare. Un sistema basato su una grande alleanza tra ecologia ed economia, tra ambiente e imprese».

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