BUSTO ARSIZIO – Non parla il sindaco Emanuele Antonelli. O meglio, parla poco della citazione milionaria in giudizio della Coop, vicenda che, sussurrano alcuni suoi più stretti collaboratori, una volta trapelata, l’ha mandato su tutte le furie. Ad ogni modo le uniche dichiarazioni in merito il primo cittadino le ha rilasciate a La Prealpina: «Tutto questo ci farà perdere parecchio tempo».
Salta l’embargo: rabbia e due parole in croce
Pochi sapevano, e chi sapeva aveva ricevuto il mandato di tenere la bocca cucita. Non una parola sarebbe dovuta arrivare alla stampa sulla richiesta danni della Coop nei confronti di Comune, sindaco, ex vicesindaco Isabella Tovaglieri e due dirigenti di Palazzo Gilardoni. Insomma Emanuele Antonelli avrebbe tentato di mantenere uno strettissimo embargo. Ma una volta che la citazione in giudizio è diventata di pubblico dominio, qualcuno racconta che il primo cittadino non abbia preso molto bene la fuga di notizie. Ad ogni modo Antonelli, raggiunto ieri, martedì 10 settembre, al telefono tramite l’ufficio stampa di Palazzo Gilardoni, ha fatto sapere a Malpensa24 di non avere nulla da dire in merito.
Le uniche due righe di commento del sindaco sul complicato rapporto istituzionale tra Palazzo Gilardoni (ma solo dall’inizio del suo mandato) e la Coop, che ha tenuto banco per quasi tre anni e che al momento ha raggiunto il culmine della richiesta milionaria da parte del supermercato di viale Duca d’Aosta nei confronti di Comune e amministratori e dirigenti, Antonelli le affida al quotidiano cartaceo: «Il Comune si difenderà attraverso l’avvocatura, mentre io e gli altri ricorreremo ai nostri avvocati, non saranno certo spesi soldi della collettività; di sicuro tutto questo farà perdere parecchio tempo».