BUSTO ARSIZIO – Il Senato ha bocciato la proposta che prevedeva i ristori per le famiglie dei medici morti di Covid. “Subito dimenticati i 369 eroi e le loro famiglie”. La rabbia, l’indignazione e l’amarezza dei medici italiani è racchiusa nelle dichiarazioni rilasciate a Il fatto quotidiano da Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine provinciale di Milano: era stato uno dei primi a muoversi per far sì che ci fosse un riconoscimento per il sacrificio dei suoi colleghi, morti combattendo in prima linea la battaglia contro il Covid nella primavera 2020.
Eroi subito dimenticati
E il primo dei 369 medici caduti in servizio a causa del Coronavirus è quello del dottor Roberto Stella (nella foto), medico bustocco, presidente dell’Ordine dei Medici di Varese morto l’11 marzo del 2020. Una ferita ancora aperta per Busto e per tutta la provincia di Varese. Uno dopo l’altro gli Ordini professionali di tutta la Lombardia e non solo, a Milano si è immediatamente aggiunto Bergamo, città simbolo della strage causata dalla pandemia, hanno alzato la voce. “Utili eroi in battagli poi subito dimenticati. A nessuno importa più del loro sacrificio”.
L’Ordine varesino al fianco della protesta
Dopo la Federazione degli ordini, è intervenuto anche il principale sindacato dei medici ospedalieri, Anaao Assomed, sottolineando l’ipocrisia di una politica che “quando si tratta di passare dalle parole ai fatti, sembra dileguarsi”. E c’è chi invoca uno sciopero che vedrebbe “i cittadini al nostro fianco”. Tante voci alla quale si aggiunge forte e chiara quella della dottoressa Giovanna Beretta, presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Varese. “Un’indignazione che ci vede saldamente al fianco di chi protesta. Di chi sottolinea la retorica vuota degli eroi subito dimenticata. Siamo stati i primi, purtroppo, a toccare con mano un dolore così grande. Non possiamo che condividere il messaggio giusto dei colleghi”.