Busto, Fratelli d’Italia difende Sabba, ma tace sul sindaco Antonelli sotto attacco

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BUSTO ARSIZIO – Fratelli d’Italia prende subito posizione in difesa di Matteo Sabba e contro il Partito Democratico, che ha chiesto le dimissioni del presidente del Distretto urbano del commercio. Ma (per ora) il partito non spende una parola a favore del sindaco Emanuele Antonelli, da un paio giorni nel mirino, (non solo) delle opposizioni, per il caso della dirigente di Palazzo Gilardoni Monica Brambilla, indagata nell’inchiesta Mensa dei poveri.

In difesa di Sabba il dissidente

A poche ore di distanza dalla pubblicazione della mozione del Partito Democratico in cui i dem chiedono al sindaco di revocare l’incarico al presidente del Duc per via della manifestazione fuori legge di piazza Santa Maria, il circolo bustocco di Fratelli d’Italia prende le difese di Sabba con una nota ufficiale.

I soliti noti, propaggine della masnada di governo, chiedono a gran voce le dimissioni dei dissidenti politici, rei di aver manifestato la loro opposizione alle iniziative illuminate dell’esecutivo “giallo-rosso-fucsia-e-chi-più-ne-ha-più-ne-metta”. Forse, questi professori da salotto, passate le festività civili e lavata la testa dal dovuto incenso, dimenticano che in una democrazia, o presunta tale, salvo dpcm dell’ultimo minuto, è concesso manifestare liberamente il proprio pensiero: è la Costituzione, carissimi, ça va sans dire.
La protesta organizzata dai commercianti bustocchi, rispettosa delle regole del distanziamento sociale, si è svolta nel pieno diritto costituzionale di esprimere disagio e dissenso, oltre che in maniera assolutamente consona alle contingenze e per questo non merita né riprovazione, né, tantomeno, rappresaglie o peggio ancora vendette da due lire. Basta quindi a sterili polemiche da moviola domenicale, pensiamo alla ripartenza, pensiamo a salvare un tessuto sociale incrinato e debole, invece di accanirsi contro chi la pensa diversamente o richiama l’attenzione sulle difficoltà causate da inaspettata sfortuna e da evidente incapacità politica. Era opportuna la manifestazione? Evidentemente sì, dato il lockdown privo di qualsivoglia organicità nella comunicazione da parte dei ministri dei partiti che, a Busto Arsizio, confusamente accusano la maggioranza di pluralismo delle idee. Si è svolta pacificamente e secondo le regole? Assolutamente sì. Ebbene, che ci chiariscano lor signori se siamo davvero tutti uguali oppure se una limitata parte di noi (l’effettiva minoranza sia a Busto, sia in Italia) è più uguale degli altri e se dobbiamo porci un problema molto più importante, ovvero l’effettiva esistenza  della democrazia o solo l’utilizzo a piacimento di regole tanto decantate per utilità ma applicate faziosamente. Noi, come nostro solito, ci schieriamo dalla parte di chi lavora e fatica senza vedersi riconoscere alcunché, veri oppressi dei nostri assurdi tempi.

Silenzio sul sindaco

L’uscita di un comunicato sulla questione della dirigente indagata in difesa del sindaco Antonelli sotto attacco politico pare sia stata ventilata. Ma al momento di note ufficiali del partito della Meloni (che poi dovrebbe essere l’approdo del sindaco Emanuele Antonelli, almeno secondo quanto dichiarato da lui stesso) non ne sono state diffuse. Il comunicato arriverà. Forse. Ma a quel punto non si potrà non notare la differenza dei tempi di reazione: immediata nel caso di Sabba difeso a spada tratta, piuttosto in ritardo per il primo cittadino, che il circolo bustocco ha già lasciato intendere di voler ricandidare per il secondo mandato.

Busto, il PD chiede le dimissioni di Sabba dal Duc dopo la manifestazione fuori legge

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