BUSTO ARSIZIO – Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Busto Arsizio Stefano Colombo ha accolto l’opposizione alla richiesta di archiviazione depositata dal pubblico ministero Rossella Incardona dei genitori di uno dei piccoli alunni del nido Tosi di Busto Arsizio. Il gip ha dunque rinviato gli atti in procura ordinando nuove indagini a carico delle 5 maestre della struttura accusate di maltrattamenti.
Gli atti rinviati in procura
Il pm disporrà ora nuove indagini e approfondimenti. Le indagini, condotte dagli uomini del commissariato di polizia di Stato di Busto anche attraverso telecamere nascoste all’interno dell’asilo, erano partite dopo la denuncia dei genitori di uno dei bimbi del nido. Le telecamere erano rimaste attive per un mese, dal 13 maggio al 12 giugno del 2019. Secondo i difensori delle insegnanti da quelle centinaia di ore di filmati non emergerebbe alcun episodio di maltrattamento, semmai comportamenti da intendere quali metodi educativi. Le maestre non erano mai state sospese dal servizio; avevano smesso di operare all’interno del nido solo quando nel marzo scorso il lockdown aveva chiuso tutte le strutture causa Coronavirus.
La difesa
«Il gip ha rilevato una lacuna investigativa: non sono stati ascoltati i genitori degli altri bambini che frequentavano l’asilo.
Da qui l’ordine al Pm di sentirli nel termine di 8 mesi». Così l’avvocato Davide Toscani, legale delle maestre del “Tosi”, commenta il nuovo atto della vicenda. «Confidiamo che il Pm voglia sentirli in un tempo più breve, anche perché non abbiamo nulla da temere. Comprendo lo scrupolo del giudice, a mio avviso infondato». Toscani ricorda inoltre che «alcuni di quei genitori erano già stati sentiti da noi con le indagini difensive, altri avevano scritto una lettera di solidarietà, altri avevano appeso un manifesto con un cuore sul cancello dell’asilo. Nessuno di loro ha mai avanzato dubbi di sorta sull’operato delle maestre».
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