Busto, cade e si massacra per colpa dei rami. Cornacchia: «Pronto a denunciare il sindaco»

L’avvocato Cornacchia e la signora Pinuccia con ancora in volto i segni della rovinosa caduta

BUSTO ARSIZIO – «Se non vengono a tagliare le piante morte, riempire le buche nel posteggio disabili e ripulire marciapiedi e bordo strada dai rami caduti denunceremo il sindaco Antonelli, il presidente di Agesp servizi per responsabilità oggettiva, visto che proprio il degrado è stata la causa di una rovinosa caduta di una residente». Chi parla è l’avvocato Diego Cornacchia, legale di famiglia della signora Pinuccia Giani, che porta in volto, sulle braccia e sulle gambe i segni di quanto le è accaduto il 3 giugno scorso. Ma andiamo con ordine. Cornacchia è anche un volto noto della politica cittadina: per anni è stato consigliere e anche presidente dell’assise civica bustocca.

Una bruttissima caduta

La posizione, innanzitutto. L’angolo di degrado si trova lungo il marciapiede che corre tra le vie Castelfidardo e Villafranca. E i casi accertati di abbandono sono diversi e tutti concentrati in poche decine di metri. «Partiamo dalla situazione più pericolosa – interviene Cornacchia – in via Villafranca, dove non si contano i rami secchi caduti a terra come foglie d’autunno, abbandonati sul marciapiede. E che hanno fatto da intralcio alla mia assistita, la signora Pinuccia. La quale, una volta parcheggiata l’auto, è salita sul marciapiede ed ha inciampato. Si è letteralmente massacrata il volto, le braccia e le gambe».

Assessore e comandante conoscono la situazione. Che fanno?

Non solo, la signora Pinuccia è anche rimasta a terra a lungo non riuscendosi più ad alzare e non avendo neppure il cellulare a portata di mano. Solo dopo un bel po’, e con fatica, è riuscita a rimettersi in piedi e raggiungere la propria abitazione. «Sono almeno due anni che va avanti questa situazione e non sono mancate le segnalazioni, purtroppo inascoltate. L’ultima, sembra quasi un colmo, l’ho fatta io stesso il primo giugno. Ho fatto presente il tutto all’assessore Lo Schiavo e al comandante Vaccarino e ho chiesto loro di mettere un divieto di parcheggio un giorno la settimana, come nella via qui vicino, quando passa la spazzatrice. Niente». E’ così bordo strada, il marciapiede e le aiuole sono invase da rami secchi, un impiccio pericoloso per tutti e in modo particolare per gli anziani.

La buca nel parcheggio disabili

E poi la buca, non si sa se per posizionare un tombino d’ispezione o altro, proprio sullo stallo dedicato alla sosta disabili. «Ma ditemi voi se è possibile avere queste situazioni in una città come Busto Arsizio», continua Cornacchia, il quale poi punta il dito, anzi il piede, in una “fossa” che si è aperta sul marciapiede di via Castelfidardo. «Qui hanno tagliato tre piante – dice l’avvocato – due tronchi mozzati li hanno lasciato, il terzo hanno tolto le radici e così è cresciuta sia l’erba che l’avvallamento. Assai pericoloso per chi parcheggi e scende dall’auto in quel punto».

Insomma, conclude Cornacchia, «sarebbe bene che chi di dovere a Palazzo Gilardoni si dia una mossa a risolvere queste situazioni. Se ciò non dovesse accadere, del resto i tempi ce lo permettono, con la mia assistita potremo anche valutare di denunciare per responsabilità oggettiva sindaco e presidente della municipalizzata».

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