I 900 anni “de Busti” su un documento storico: «L’identità, un patrimonio»

BUSTO ARSIZIO – La prima volta del nome di Busto su documento storico è l’occasione per celebrare l’identità e l’appartenenza alla Città. «Un patrimonio da tenere stretto» per la vicesindaco e l’assessore all’identità e alla cultura Manuela Maffioli. Lo storico e cittadino benemerito Luigi Giavini invita a «dare una carezza ai marmi del Tempio civico che ricordano i nostri Caduti».

La celebrazione in sala Angioletto Castiglioni

Questa mattina nella sala consigliare di Palazzo Gilardoni, al termine delle celebrazioni per il 4 novembre, giornata delle Forze Armate (con le deposizioni delle corone ai Monumenti ai Caduti di piazza Trento e Trieste e di via Fratelli d’Italia e la Messa al Tempio Civico celebrata da monsignor Severino Pagani), si è tenuto il momento ufficiale con cui si è ricordata la ricorrenza dei 900 anni dalla prima menzione della località Busto su un documento storico, datato 3 novembre 1119.

de busti busto maffioli

Una sentenza dell’arcivescovo di Milano Giordano da Clivio a favore della Chiesa milanese e contro i Cappellani, esponenti del basso clero, che pretendevano di poter avere i redditi di venti “obbedienze”, tra cui quella di Busto. Nel passo, in latino, letto dalla vicesindaco Manuela Maffioli, si legge un elenco di località, tra cui Busto: “de Busti”. «Per quanto ne sappiamo, il nome di Busto compare per la prima volta in questo documento, ma non escludiamo che ce ne siano anche altri precedenti, come è stato segnalato in questi giorni da alcuni appassionati della storia cittadina – ammette Maffioli – ci fa piacere che si sia scatenato un dibattito su questa data: a fronte di prove certe, saremo lieti di celebrare altre ricorrenze che valorizzino la nostra identità».

L’identità bustocca

«L’identità, il senso di appartenenza alla comunità sono valori che la città ha saputo mantenere vivi nel tempo, anche grazie alle associazioni e ai singoli studiosi che continuano ogni giorno ad alimentarli. Sono un patrimonio da tenere stretto e da non disperdere» sottolinea Manuela Maffioli. Al suo fianco ci sono diversi assessori, tra cui l’ex sindaco Gigi Farioli, che come delegato all’istruzione è anche coordinatore del tavolo “La storia ci appartiene”, che raduna le associazioni che si occupano di memoria e il mondo delle scuole, con l’obiettivo di «declinare la storia anche all’indicativo presente nella speranza di un futuro migliore». Farioli evidenzia il felice accostamento, nel nome della memoria, tra la giornata del 4 novembre e la ricorrenza dei 900 anni della citazione “de Busti”: «Appartenenti non perché isolati ma perché responsabili e protagonisti di un mondo in evoluzione. Solo se si sa chi si è e chi si è stati si può affrontare il presente “liquido” con i nostri valori, che possano preservarci dalle negatività e farci sentire protagonisti degni del nostro futuro».

L’invito di Luigi Giavini

«Buon compleanno, Busto!». Così lo storico bustocco Luigi Giavini, preannunciando il suo prossimo libro “A colpi di telaio” sui 900 anni di storia della città che fu Manchester d’Italia, mette in luce l’importanza di ricordare questo anniversario carico di simbologia. E suggerisce di farlo «con la sobrietà bustocca, dicendo grazie a chi porta avanti la cultura del fare e a chi amministra la città mettendo a disposizione del bene comune le proprie capacità. E poi con un gesto umile, semplice, ma carico di affetto: una carezza ai marmi del Tempio civico che ricordano i nostri Caduti. E un pensiero ai nostri antenati, ai loro sacrifici, tasselli di una lunghissima storia, la nostra storia».

busto memoria 900 anni busti – MALPENSA24