BUSTO ARSIZIO – Truffa ai danni dello Stato: è questa l’ipotesi di reato che nella mattinata di oggi, martedì 25 maggio, ha portato i carabinieri della compagnia di Busto Arsizio ad eseguire un accesso contestuale negli uffici dell’ospedale di Busto, ad un poliambulatorio privato bustocco, di un centro polispecialistico, sempre a Busto, e di uno studio medico di Legnano.
Malattia fasulla
L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero bustocco Ciro Vittorio Caramore, dovrà accertare, come ipotizzato, quanti e quali medici operanti nelle strutture “visitate” questa mattina dai militari dell’Arma, abbiano preso dei permessi per malattia salvo poi andare, visto che malati non erano, ad esercitare per alcune ore mensili in strutture private. Queste ultime sono estranee all’inchiesta, così come l’Asst Valle Olona, ad esempio, che è al contrario parte lesa.
I furbetti del cartellino
Gli accessi eseguiti nella mattinata di oggi hanno portato all’acquisizione di atti e documentazione attraverso la quale gli inquirenti, incrociando i dati su presenze e permessi per malattia, mirano ad individuare tutti i medici la cui posizione sarà al vaglio dell’autorità giudiziaria. Nel mirino anche i passaggi dei badge di servizio del personale sanitario con l’ipotesi che qualcuno possa aver timbrato e poi essersi dedicato ad attività diverse da quelle lavorative in ospedale.