Busto, Pinciroli: “Nessuno vuol più correre sulla pista d’atletica. Va sistemata”

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BUSTO ARSIZIO – «La pista d’atletica di Busto è in pessime condizioni. Nessuno vuol più venire a fare gare». E’ ancora Romano Pinciroli ai blocchi di partenza. Proprio lui, che è stato tra coloro che hanno voluto la pista e che per anni si è battuto per cercare di tenerla sempre nelle migliori condizioni possibili. E anche ora che non ricopre più ruoli sia nelle società, sia in federazione, continua ad avere l’atletica nel cuore.

I lavori da fare

busto pista atletica 1Manto da rifare, attrezzature da sistemare o da ricomprare. Ma anche erba da tagliare. Non mancano certo i lavori da fare. «Oggi la pista versa in condizioni che richiedono interventi», spiega Pinciroli. «Occorre sistemarla prima che sia troppo tardi – continua – Servono i soldi, vero, ma io ho trovato anche la via da seguire per portare i fondi necessari a Busto. Ora però tocca all’amministrazione muoversi». La strada individuata a Pinciroli si chiama Credito sportivo, che dà la possibilità di ottenere i fondi necessari da restituire in 25 anni senza interessi. «E’ questa un’opportunità che molte istituzioni sfruttano per gli impianti sportivi. Il bando si apre all’inizio di luglio. Insomma direi che i soldi ci sono e ora tocca all’amministrazione dimostrare che c’è anche la volontà per andare a recuperarli». Ora la palla passa a Palazzo Gilradoni.

Croce e delizia. Da sempre

La pista d’atletica è da sempre per Busto “croce e delizia”. Croce: perché c’è chi sostiene che è stata costruita in una zona troppo periferica e complessa da raggiungere. Ma anche perché una struttura di questo tipo, per essere al top, richiede costanti manutenzioni. Delizia perché la pista è omologata Fidal, è considerata un fiore all’occhiello a livello regionale e a livello di dotazioni “dà la biada” anche all’Arena di Milano. Quella di Busto, infatti, ha 8 corsie, è dotata delle doppie pedane per salto in lungo, lancio del peso e del giavellotto. Eppure non viene più utilizzata per ospitare gare importanti. Quest’anno, infatti, non è stata organizzata alcuna iniziativa di grande livello.

Insomma sembrano lontano anni luce i tempi, quelli dell’inaugurazione, quando sull’anello d’atletica si sono disputati i campionati nazionali. «E’ vero che le condizioni economiche sono cambiate – conclude Pinciroli – però è triste vedere che quando si organizza una gara una città come Busto debba rivolgersi ad altre realtà per chiedere in prestito l’attrezzatura necessaria. Abbiamo una struttura dalle grandi potenzialità. Nemmeno Milano può vantarne una di questo livello. Forse, servirebbe una maggiore e una migliore programmazione per riuscire a tenerla in ordine e non dover sempre lavorare di rincorsa e con l’acqua alla gola».

 

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