Busto torna alla normalità: lavori stradali, code e polemiche in viale Duca d’Aosta

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BUSTO ARSIZIO – Quasi come succedeva prima del Covid: cantieri e lavori sulle strade, code e… polemiche. In viale Duca d’Aosta, questa mattina, lunedì 4 maggio, primo giorno di ritorno (ancora parziale) alla vita normale dopo due mesi lockdown, sono iniziati i lavori di rifacimento dell’asfalto del lungo viale alberato.

Non si era più abituati

I due mesi di strade deserte e con pochissime auto in giro hanno fatto dimenticare le quotidiane scene di follie fatte di code, cantieri e situazioni viabilistiche da mettersi le mani nei capelli. Che seppur non in maniera esasperata si sono puntualmente riproposte nel giorno della ripartenza. Senza nemmeno aspettare, puntuali. Tanto che chi questa mattina è salito in auto per raggiungere il posto di lavoro ha forse un po’ rimpianto l’assenza di traffico dei giorni scorsi. Anche a Busto. Dove in contemporanea con l’allentamento del lockdown, lungo il viale che taglia in due città, sono arrivati i mezzi per rifare l’asfaltatura e con essi i birilli a delimitare le zone di traffico, le riduzioni delle corsie di marcia, le gimcane tra maestranze e mezzi. E anche le code, giusto per acclimatarsi subito e proprio come accadeva prima del Covid.

Proprio oggi?

«Quando questa mattina sono passato in viale Duca d’Aosta e ho visto la coda di auto non ci volevo credere – racconta Alberto Riva, ex assessore ai Lavori pubblici ed esponente gruppo consiliare Idee in Comune – E quando ho visto che la causa dei rallentamenti era l’avvio dei lavori mi sono sorte alcune domande: “Ma proprio oggi dovevano aprire il cantiere? Eppure è da almeno un mese che i lavori stradali sono autorizzati. Non si potevano anticipare e intervenire nelle scorse settimane quando le strade erano davvero vuote, così da evitare, in questi giorni che sono già di per sé complicati, una serie di disagi ai cittadini?».

Busto Alberto Riva

L’assessore latitante

Riva poi, prendendo spunto dal cantiere di viale Duca d’Aosta e sposta l’attenzione sulle prossime gara d’appalto: «Sarebbe interessante sapere come Agesp Attività Strumentali si comporterà sulle gare d’appalto in uscita, ovvero se ha intenzione di ottimizzare le tempistiche di intervento predisponendo appalti snelli e che abbiano una ricaduta sul territorio, oppure se verrà utilizzata la strada dei grandi appalti secondo le norme europee, che spesso se le aggiudicano aziende che vengono perfino da fuori regione. In questo momento credo che si debba prestare molto più attenzione per far ripartire l’economia del nostro territorio. Una domanda che rivolgo a chi si occupa degli appalti, ma anche all’assessore ai lavori pubblici. Che ultimamente latita».

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