Cairate, cinque chilometri nel medioevo lungo la Francisca del Seprio con il Fai

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CAIRATE – Camminare nel medioevo con il Fai. Quest’anno il Gruppo FAI Giovani Delegazione del Seprio proporrà nelle giornate di sabato 12 e domenica 13 ottobre un itinerario dal titolo: “Un angolo di medioevo nei boschi del Seprio, tra monasteri e borghi lungo la Via Francisca”.

Il cammino

Sarà quindi possibile percorrere a piedi, accompagnati dai volontari – solo su prenotazione (inviando una e-mail a seprio@delegazionefai.fondoambiente.it) e organizzati in gruppi di massimo 30 persone – il tratto della Via Francisca compreso tra il Monastero di Torba e il Monastero di Cairate. E’ un percorso lungo circa 5 km e della durata di circa 45 minuti. Il tratto di cammino comprende anche la visita ai due monasteri longobardi di Torba e Cairate. Il primo gruppo partirà sia sabato 12 sia domenica 13 ottobre alle ore 10.30 dal Monastero di Cairate, con arrivo al Monastero di Torba, dove sarà possibile pranzare presso il ristorante del Monastero “La cucina del Sole” che offre sia un’offerta alla carta sia una da asporto (per info e prenotazioni pranzo: 348 8687196 – info@lacucinadelsole.it). In alternativa sarà possibile effettuare un picnic con pranzo al sacco nel prato antistante il Monastero. Un secondo gruppo, invece, partirà dal Monastero di Torba alle ore 14.30. La durata complessiva sarà di circa 2 ore. Il ritorno al punto di partenza avverrà in autonomia.

La Francisca

La via Francisca è un’antica via romano-longobarda che da Costanza (nel centro Europa) porta a Pavia passando dalla Svizzera. È lunga 510 km, di cui 135 in Italia e 62 in provincia di Varese. La Via può essere percorsa tutto l’anno a piedi o in bicicletta. A Pavia la Francisca prosegue verso Roma con la Via Francigena. Lungo il tragitto è possibile visitare beni FAI e Unesco, parchi naturali, beni artistici e storici. Il Monastero di Torba (bene FAI dal 1977), complesso longobardo sorto sulle rovine di un avamposto militare romano, è uno di questi. È stato definito come “un angolo di Medioevo nel silenzio e nei boschi del Varesotto”. Strettamente legato ad esso è il Monastero dell’Assunta in Cairate, che risale alla prima metà dell’VIII secolo ed è suddiviso in tre parti, il monastero vero e proprio, il quartiere nord o di San Pancrazio (di epoca tardoromana) e i rustici della corte ovest.

Il tratto della Via Francisca che si snoda nei boschi del Seprio lungo la Valle Olona è breve ma ricco di bellezze artistiche, monumenti storici, testimonianze religiose, oasi naturali e panorami incantevoli che accompagnano il pellegrino nel suo lento procedere. Il percorso si sviluppa sul vecchio tracciato ferroviario attraverso il Parco Rile Tenore Olona, toccando i due monasteri longobardi di Torba e Cairate e il nucleo di Lonate Ceppino, posto ai margini della valle.

I punti di interesse a Lonate Ceppino

Sarà poi possibile dedicare una visita a monumenti o edifici di interesse storico a Lonate Ceppino. Quali la biblioteca comunale “Elsa Morante”, che sorge nell’ex oratorio di San Michele. Il progetto (completato nel 2008) ne ha previsto il restauro e la costruzione di un nuovo volume nel rispetto della preesistenza e nella valorizzazione delle sue caratteristiche originarie.

La chiesa di San Pietro o “del consacrato”, protesa sulle pendici della Valle Olona. Esisteva già nel 1144, quando Bonifacio di Caidate, dona suoi beni alla chiesa in cambio di celebrazioni a suffragio della sua anima. Conferma della sua esistenza si ha alla fine del 1200. Verrà ampliata nel 1570 con la costruzione di due nuove cappelle nella navata, un oratorio per il clero a sud della chiesa, lo spostamento dell’altare maggiore in posizione più arretrata. E dove è rimasto l’apparato decorativo murale: due dipinti del ‘500 all’ingresso; alcuni dipinti di Biagio Bellotti, di Filippo Comerio (uno dei più eccentrici esponenti del neoclassicismo lombardo) e del novarese Ambrogio Alciati.

La villa Truffini, situata in fondo ad una stretta via nel cuore del paese, ma già sul margine della Valle del fiume Olona. Venne acquistata nei primi decenni del ‘900 dall’allora podestà Giuseppe Truffini per tenervi i suoi ricevimenti istituzionali. Alla villa e al suo parco sono legati curiosi aneddoti risalenti sia alla notte dei tempi sia a tempi a noi più vicini. Questa apertura è riservata ai soli aderenti FAI o a chi si iscrive al FAI per l’occasione.

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