CAIRATE – Sono due le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Busto Arsizio su richiesta del pubblico ministero Francesca Parola eseguite all’alba di oggi, mercoledì 28 febbraio, a carico dei presunti autori dell’omicidio di Andrea Bossi. I presunti omicida sono Douglas Carolo, ventenne di Samarate e il coetaneo Michele Caglioni, residente in un paese del Gallaratese.
Il 26enne è stato assassinato nella notte tra il 26 e il 27 gennaio scorso nella sua abitazione di via Mascheroni. I carabinieri del reparto operativo di Varese ora hanno arrestato due giovani: un italiano e un giovane straniero adottato.
Movente economico
Il movente sarebbe di natura economica. L’esecutore materiale dell’omicidio sarebbe soltanto uno dei due arrestati: quello che fisicamente sferrò la coltellata al collo del 26enne risultata fatale. L’altro è indagato in concorso. La sua posizione è al vaglio.
Bossi conosceva uno dei due killer, lo frequentava, e per questo gli avrebbe aperto la porta di casa. Al momento nulla di più trapela dagli inquirenti. Secondo indiscrezioni uno dei coinvolti nell’omicidio avrebbe avuto problemi di debiti. Il che spiegherebbe la sparizione dei preziosi di proprietà della vittima. Uno dei due arrestati sarebbe stato trovato ancora in possesso di alcuni dei gioielli spariti al momento dell’arresto.
Le perquisizioni
I carabinieri, alla presenza del procuratore di Busto Arsizio Carlo Nocerino, hanno eseguito perquisizioni tra Samarate e Gallarate. Non solo nelle abitazioni dei due imputati: per Samarate si parla addirittura di tre luoghi diversi tenuti, però, al momento sotto stretto riserbo dagli inquirenti. Si tratterebbe, in alcuni casi, di perquisizioni a sorpresa. L’autorità giudiziaria conferma che parte della refurtiva è già stata ritrovata, a conferma dell’attività svolta per individuare i due autori dell’assassinio. Non solo gioielli, ma anche altri oggetti sottratti dall’abitazione della vittima dopo l’omicidio.
(articolo in aggiornamento)