Caliendo (Forza Italia): «Allentare subito il lockdown. Varese può ripartire»

caliendo forza italia commissario

VARESE – Forza Italia rompe un lungo silenzio e per voce del commissario Giacomo Caliendo chiede di allentare con tempi più rapidi il lockdown in provincia di Varese, «poiché la situazione nel nostro territorio non è la stessa di altre province più colpite dal virus. Ci sono attività come bar e ristoranti, ad esempio, ai quali si potrebbe dare già l’ok per la riapertura, anche prima dei termini fissati su scala nazionale».

La voce degli azzurri

Dopo oltre due mesi di emergenza, durante i quali sul territorio sono stati i singoli esponenti azzurri a prendere posizioni nei vari Comuni, i berlusconiani fanno sentire per la prima volta la voce provinciale del partito. E mettono sul tavolo una serie di richieste dopo aver raccolto le necessità del mondo dell’impresa, soprattutto di quella media e piccola, della scuola e del turismo, comparto quest’ultimo che è stato azzerato anche nella nostra provincia.

A tirare le fila del discorso sono stati il commissario provinciale Giacomo Caliendo, il suo vice Giuseppe Taldone, il responsabile degli enti locali e consigliere comunale a Varese Piero Galparoli e il sindaco di Gorla Maggiore Pietro Zappamiglio in una conferenza stampa in streaming convocata ieri, martedì 5 maggio.

Varese e la provincia possono già ripartire

E’ il commissario Giacomo Caliendo a spingere sulla riapertura in tempi più rapidi. «Nella nostra provincia, rispetto ad altre zone, si potrebbe già allentare il lockdown anche nei confronti di quelle categorie costrette invece a restare chiuse per altre settimane. Penso ai bar e ai ristoranti, ad esempio. Ma non solo». Insomma il senatore ha più di una perplessità sul fatto che il Governo abbia stabilito in maniera uniforme durata della chiusura delle attività, senza invece tenere conto delle differenti situazioni nella varie province e zone d’Italia. «Come anche sulle necessità e sulle azioni da adottare – continua Caliendo – dovremmo dare vita a un confronto con tutte le forze politiche del territorio del Varesotto, poiché se da un lato vi sono bisogni comuni per tutti il Paese, ve ne sono altri, invece, più specifici che noi abbiamo il dovere di raccogliere e portare nelle sedi decisionali al fine di metterle in pratica».

Liquidità e fondo perduto

Il quadro della situazione fatto di necessità e proposte è stato disegnato da Caliendo e Taldone, i quali hanno insistito taldone antonelli forza italiasull’esigenza «delle imprese di avere liquidità, in modo particolare quelle piccole e medie, che in provincia sono la stragrande maggioranza». Il commissario e il suo vice hanno ribadito che «lo Stato deve farsi garante sui prestiti bancari e che il sistema bancario non si deve limitare a concedere prestiti con rientro a breve termine. Oggi i piccoli e medi imprenditori hanno necessità di liquidità per ripartire e rilanciare le proprie attività. Ma se le banche chiedono di rientrare in tempi brevi e di mettere a garanzia i beni immobili, quel prestito, per molti si trasformerebbe in un cappio anziché in un aiuto economico necessario». Altro punto sui quali i vertici del partito hanno insistito è la concessione di finanziamenti a fondo perduto.

No alla turnazione scolastica

Giuseppe Taldone ha poi fatto un affondo sul mondo della scuola: «Si sente parlare di un rientro in classe a settembre parziale. Invece bisognerebbe lavorare per dare la possibilità a tutti gli alunni di iniziare l’anno scolastico evitando la turnazione. Come sono necessarie misure che possano rafforzare la digitalizzazione della scuola, destinando fondi per l’acquisto di strumenti informatici da mettere a disposizione dei ragazzi e delle scuole stesse».

Più elasticità ai Comuni virtuosi

Pietro Zappamiglio, che oltre a far parte del direttivo provinciale e di Anci Lombardia è anche sindaco di Gorla Maggiore, è pietro zappamiglio gorla maggioreintervenuto in qualità di primo cittadino: «Ci sono Comuni virtuosi che in base ai bilancio potrebbero destinare più fondi per affrontare la crisi economica che si sta profilando. Ma occorre che lo Stato lo consenta, permettendo ai sindaci di poter accedere agli avanzi di amministrazione accantonati. Oppure di far leva sulle imposte locali come la Tari con una maggior autonomia fiscale e senza affrontare il rischio di incorrere nel danno erariale. Questi sono temi che nei giorni scorsi ho avuto modo di portare anche sui tavoli di Anci Lombardia».

Il piano di Galparoli per Varese

Piero Galparoli, in qualità di consigliere comunale a Palazzo Estense a Varese, invece ha stilato una serie di proposte «con l’auspicio che il sindaco Davide Galimberti le accolga». Misure di carattere sanitario come la sanificazione di aree e spazi comunali quali vie, piazze, portici, scuole, parchi, zone prospicienti gli ingressi di ospedali e uffici pubblici; i test sierologici immediati, una volta confermata la loro validità scientifica, per tutti i cittadini che ne facciano richiesta, a partire dalle categorie più esposte e da quelle più fragili e la consegna delle mascherine protettive fornite dalla Regione direttamente al domicilio delle persone anziane o con patologie e di quelle impossibilitate a muoversi per il tramite della Protezione Civile o di altri volontari. E azioni di carattere economico come: parcheggi gratuiti, per almeno tre mesi, in tutte le zone della città visto il probabile utilizzo contingentato dei mezzi pubblici; sospensione tariffa rifiuti fino al 30 settembre per commercianti ed artigiani del settore estetico e parrucchieri ed ovviamente per tutte quelle attività che hanno avuto un azzeramento del fatturato dal 7 marzo; possibilità di ampliare in maniera gratuita e fino al 31 dicembre, dove fosse possibile, le aree all’aperto di bar e ristoranti in modo da garantire una maggior fruibilità in sicurezza dei clienti.

caliendo forza italia lockdown varese – MALPENSA24