Campionati italiani Esordienti-Allievi, splendida invasione a Darfo Boario

ciclismo campionati esordienti allievi

DARFO BOARIO – Il weekend 8-9 luglio, due settimane dopo i campionati italiani delle categorie maggiori, si assegneranno a Darfo Boario i titoli tricolori Esordienti e Allievi sia maschili che femminili. Per la quinta volta in dieci anni, e per il secondo anno di fila, è la cittadina termale in provincia di Brescia a ospitare la rassegna nazionale di ciclismo per i più giovani. Questo grazie alle ottime garanzie offerte dall’organizzazione firmata dall’Associazione Sportiva Boario. Il presidente del club ciclistico darfense è Ezio Maffi, agente assicurativo Generali nonché figlio dell’indimenticato cavalier Augusto, che nel 1965 diede vita al sodalizio camuno insieme a Fausto Felter e altri appassionati.

Augusto Maffi e il suo team nei decenni hanno allestito decine di gare professionistiche, dilettanti e giovanili, col fiore all’occhiello dell’arrivo a Darfo Boario della 17^ tappa del Giro d’Italia 1982 (vinta da Silvano Contini). Venuto a mancare il Cavaliere nel 2012, il figlio Ezio ne ha raccolto egregiamente l’eredità organizzativa: nel 2013, 2014 e 2015 tre edizioni consecutive dei campionati italiani Esordienti-Allievi, nel 2016 e nel 2018 addirittura i campionati italiani professionisti, con in mezzo gli Europei di mountain bike 2017, e nel 2021 i campionati italiani juniores. Finché nel 2022, rinnovato (o meglio, mantenuto senza soluzione di continuità) il rapporto di stima e fiducia con la Federazione dopo il passaggio di consegne tra Di Rocco e Dagnoni, ecco il ritorno a Esordienti e Allievi, confermato per per il 2023.

«Ringrazio l’amministrazione comunale di Darfo Boario, rappresentata per dieci anni dal sindaco Ezio Mondini e oggi da Dario Colossi, che appena eletto l’estate scorsa si è mostrato subito sensibile all’importanza delle attività ciclistiche sul territorio e ci ha chiesto di proseguire sulla stessa linea – ci ha detto Ezio Maffi, che da giovane corse da Esordiente a Dilettante -. Oltre a loro, naturalmente, Cordiano Dagnoni che conosco bene da quando era a capo del comitato regionale lombardo della Federcilsimo, gli sponsor che permettono di applicare materialmente le idee, la comunità montana della Val Camonica, tutte le associazioni come Protezione Civile, Carabinieri, Polizia di Stato e Locale dei vari Comuni che attraversiamo, i numerosi volontari che partecipano attivamente all’allestimento delle corse e, naturalmente, il mio staff di quattro collaboratori più stretti (due uomini e due donne) con cui ci confrontiamo quasi ogni settimana.»

Da chi è composto questo quartetto?

«Paolo Richini, che fu mio direttore sportivo qui in AS Boario da juniores e quando dieci anni fa presi in mano personalmente l’organizzazione delle gare è colui che pensa e disegna i percorsi; Giampiero Bettoni, che si occupa della punzonatura e poi lo vedi in partenza e arrivo con paletta in mano e fischietto alla bocca; Barbara Gasparini e Katia Bonetti (quest’ultima una new entry, era assessora allo Sport di Darfo Boario nell’amministrazione Mondini) curano accommodation, logistica, comunicazione e rapporti con le istituzioni. Una compagine vincente che ha avuto preziosi alleati come Fabrizio Bontempi (oggi direttore tecnico federale del settore strda), Fabio Perego e Paolo Pioselli.»

Quali sono le caratteristiche principali dell’organizzazione firmata AS Boario?

«Innanzitutto l’attenzione alla sicurezza, che specialmente in queste categorie è da mettere al primo posto. In questo decennio abbiamo apportato alcune modifiche ai nostri percorsi di gara in tale direzione: come il rettilineo d’arrivo, che nel 2013 era lunghissimo e propiziava alcune cadute, allora abbiamo deciso di mettere più curve sul finale. In generale, un nostro mantra è: guai a pensare che siccome l’hai già organizzato sai già tutto e non devi aggiungere nulla! Noi riflettiamo sempre su cosa possiamo migliorare per tenere alto quello standard che magari ci fa vivere qualche notte insonne ma che ripaga coi risultati, la soddisfazione e la reputazione.»

A proposito del percorso, qual è il punto decisivo che caratterizza le vostre gare?

«Il muro di Cornaleto, 400 metri al 17% di pendenza. L’abbiamo introdotto nel 2016 coi tricolori prof vinti da Giacomo Nizzolo: chi vuole vincere qui deve meritarsela per davvero! Dopo questa salita breve ma verticale, sono tre chilometri in picchiata fino a Darfo e al traguardo posto davanti alle famose Terme di Boario (la cui cupola è raffigurata nel logo dei campionati). L’arrivo “termale” lo proponiamo identico per tutte le categorie, il muro di Cornaleto idem tranne che per gli Esordienti: per loro sarebbe troppo duro, ma in sostituzione a esso abbiamo approntato un segmento comunque impegnativo per l’età.»

Oltre a Nizzolo, quali grandi nomi sono passati dalle vostre gare?

«Nel 2015 Andrea Bagioli ha vinto il titolo nazionale Allievi in solitaria con 40” di vantaggio su un certo Filippo Zana. Elisa Balsamo ha vinto da Allieva nel 2013 (ed era una 1° anno!) e poi si è ripetuta da junior nello stesso anno di Nizzolo: nel 2016 infatti abbiamo abbinato ai prof. le Elite e le Juniores donne. Nel 2018, invece, il titolo nazionale tra i professionisti se lo prese Elia Viviani: per livello del corridore e valore del gesto sportivo (tenne la ruota di Pozzovivo sul Cornaleto, poi dominò lo sprint nonostante fosse in inferiorità numerica) forse il successo che ci ha dato più lustro. Menzionerei infine Alessandro Romele, che due anni fa vinse gli juniores e ora sta facendo molto in bene in Under 23 con la Colpack.»

Che indotto vi aspettate in bassa Val Camonica?

«Parliamo di 700 atleti con le famiglie, si viaggia sulle 4-5 mila persone a Darfo e dintorni quel weekend».

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

ciclismo campionati esordienti allievi – MALPENSA24