Candidati varesini: il Pd ufficializza Alfieri, Forza Italia punta su Caliendo

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I senatori Giacomo Caliendo (Forza Italia) e Alessandro Alfieri (Partito democratico)

VARESE – Candidature per le politiche di settembre: Forza Italia provinciale sostiene per il Parlamento il senatore Giacomo Caliendo, commissario della sezione della provincia di Varese; il Partito democratico propone Alessandro Alfieri, anch’egli uscente da Palazzo Madama, come Caliendo, e rimesso in gioco dal direttivo di viale Monterosa per lo stesso ruolo. Proposte (quasi) scontate, potremmo dire. Con l’unica sorpresa, per quanto riguarda il Pd, di una rosa di nomi per la Camera dove non compare la vice segretaria Alice Bernardoni, in un primo momento data per certa e poi ritiratasi dalla corsa per sua sponte.

Partito democratico

La direzione provinciale dem ha inviato ai livelli regionali, che poi trasmetteranno a loro volta le indicazioni di candidature alla segreteria nazionale, un gruppo di iscritti che potrebbero, oltre ad Alfieri, entrare sia nella lista proporzionale sia per l’unimonale alla Camera. In cima al gruppo c’è il segretario provinciale Giovanni Corbo, quindi Francesco Calò, Matteo Capriolo, Noemi Cauzzo, Erica D’Adda, Valerio Langè, Rosanna Leotta, Debora Pacchioni. Le eventuali posizioni (non tutti otterranno la candidatura) saranno decise in seguito. Chiaro però che l’unica certezza riguarda Alfieri, per il quale i vertice locali del partito hanno speso un preciso endorsement: “Proponiamo il senatore Alessandro Alfieri al Senato, avendone apprezzato il lavoro svolto a Roma e sul territorio, soprattutto in una fase delicata della vita del nostro Paese”.
Da rimarcare la presenza nell’elenco dell’ex senatrice bustocca Erica D’Adda che, a questo punto, potrebbe giocarsi un posto presumibilmente nel proporzionale. Dove, per la Camera, potrebbe trovare conferma la presenza di Vinicio Peluffo, segretario regionale. Un nome forte nel tentativo di portare più consensi al partito. Nome che potrebbe essere anche quello di Silvia Roggiani, segretario metropolitano del Pd. Roggiani, che è coordinatrice nazionale dei volontari per la campagna elettorale del partito, è originaria di Ferno.

Forza Italia

Giacomo Caliendo ha gestito i berlusconiani varesini nella difficile situazione generata dagli arresti dell’inchiesta Mensa dei poveri, che ha di fatto decapitato il partito in provincia di Varese. Compito difficile quello svolto da Caliendo alla luce di un quadro di riferimento compromesso e con numerose defezioni anche di storici forzisti.

Il coordinamento provinciale ha diffuso oggi, 1 agosto, la seguente nota: “Una candidatura espressione forte del territorio della provincia di Varese quella del senatore Giacomo Caliendo votata sabato scorso all’unanimità nel corso del Coordinamento provinciale di Forza Italia allargato a tutti i referenti territoriali.

L’esponente azzurro, al timone del coordinamento provinciale di Varese dal maggio 2019, magistrato e già Sottosegretario di Stato alla Giustizia dal 2008 al 2011, ha saputo cementare il gruppo azzurro e lavorare in modo proficuo nel corso dei diversi appuntamenti che, via via, si sono succeduti in provincia con ottimi risultati in termini percentuali come nel caso, ad esempio, delle ultime elezioni al comune di Varese e per il rinnovo del Consiglio provinciale”.

Fin qui i vertici locali berlusconiani. Bisogna ora aspettare le decisioni di Arcore, che sinora hanno sempre privilegiato scelte diverse dai desiderata del partito in provincia di Varese. Forza Italia, considerando il collegio di Varese tra i più sicuri, ha fin dall’inizio paracadutato candidati dall’esterno, quasi sempre eletti seppure tra i malumori dei forzisti di casa.

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