Carlo Pogliani: “Memoria troppo corta su Mancini e la sua nazionale”

Carlo Pogliani 

Memoria corta:
Abbiamo già dimenticato il record di imbattibilità. Abbiamo già dimenticato il girone con tre vittorie in quel di Roma? Abbiamo già dimenticato la sterzata di Chiesa ai supplementari contro l’Austria? Abbiamo già dimenticato il partitone contro il Belgio e il tiraggiro? Abbiamo già dimenticato i leoni d’oltremanica asserragliati nella propria metà del campo per centodieci minuti? Abbiamo già dimenticato che a inizio torneo continentale l’Italia era quotata dodici contro uno? Abbiamo già dimenticato che Mancini la finale l’ha vinta? Ah, scusate . . . dimenticavo, questa è la nazione dove si contano le finali anche perse nel curriculum di presunti vincenti! Tranquilli, a Marzo risalirete tutti sul carro cari miei italianisti “stopper e libero staccato” . . . perché gli azzurri ai Mondiali ci arriveranno con il gioco, il bel “giuoco”, l’arma in più che ci ha fatto salire sul tetto d’Europa senza un fuoriclasse in rosa. Anzi no scusate, il fuoriclasse lo avevamo in panchina: Roberto Mancini, un vincifinali.

Carlo Pogliani Milan-malpensa24