GORLA MAGGIORE – «Sono 40 anni che faccio questo lavoro e dal 2012 ho aperto un’azienda nella quale ho messo anima e corpo, ma se il costo dell’energia continuerá ad aumentare così tanto mi conviene chiudere battenti». Sono piene di rabbia, frustrazione e sgomento le parole di Gennaro Amerigo, imprenditore di Gorla Maggiore che lo scorso mese ha visto la sua bolletta di energia elettrica aumentare di piú del 300%.
La crisi che continua
Sono ormai 9 anni da quando Gennaro Amerigo, un imprenditore di Gorla Maggiore, ha aperto l’Ag plast Irrigation, un’azienda a conduzione famigliare che produce materiali per irrigazione e giardinaggio, ma ora, dopo quasi 2 anni di pandemia la società sta vivendo uno dei suoi momenti piú bui. Il motivo? L’aumento del prezzo dell’energia che un po’ in tutta Italia sta mettendo in ginocchio piccoli e grandi business.
Ma partiamo dai dati: lo scorso ottobre l’Ag plast aveva speso 6 mila e 800 euro per un consumo di energia di poco superiore ai 46 mila kilowatt. «Invece in questi giorni stavo per pagare la bolletta di novembre e mi sono trovata una cifra di 16 mila e 800 euro per una quantitá di energia decisamente inferiore, poiché abbiamo consumato solo 43 mila kilowatt lo scorso mese», racconta Amerigo. Si tratta di un aumento di piú del 300% che, se sommato all’incremento del prezzo delle materie prime del 110/180%, rappresenta una vera minaccia per l’Asg plast.
Rischiamo di chiudere
«La mia é un’azienda a conduzione famigliare con soli 9 dipendenti e lavoriamo 15 ore al giorno per farla andare avanti, ma sinceramente se questi sono le spese che dovró sostenere in 5 o 6 mesi dovró chiudere. Non mi conviene rimanere aperto». Ecco allora che Amerigo sta cercando di organizzare un incontro con le altre aziende della provincia perché questo è un problema diffuso. «La pandemia fortunatamente non ci ha particolarmente svantaggiati, ma in questi ultimi tempi abbiamo fatto molti investimenti, dai pannelli fotovoltaici, ai nuovi macchinari e ora trovo vergognoso che questo caro bollette rischi di mandare tutto all’aria».