CasaPound e Avanti Vizzola: «Via nudisti e depravati dalle spiagge del Ticino»

vizzola nudisti depravati spiagge

VIZZOLA TICINO – «Scambisti, guardoni, pervertiti. Come si è potuto arrivare a questo punto? Adesso le cose le cambiamo noi qui. E’una promessa che facciamo agli abitanti di Vizzola. Torneranno a prendere possesso delle loro spiagge e dei loro boschi». A parlare è Walter Esposito, candidato sindaco della lista civica “Avanti Vizzola” sostenuta da CasaPound. I candidati del gruppo e i militanti di estrema destra del territorio si sono dati appuntamento oggi, 4 maggio, per la prima passeggiata tra i boschi e le spiagge di Vizzola. «E ne seguiranno altre». L’obiettivo è mandare via i nudisti e tutti coloro che frequentano da anni le rive del Ticino con ben altri scopi che la tintarella integrale.

Perversione nei boschi

E’ lunga la tradizione del naturismo nei lidi di Vizzola e Castelnovate. A porre un freno ci provarono il primo cittadino uscente Romano Miotti e la sua amministrazione nel 2010 con una severa ordinanza e multe salatissime, fino a 400 euro, da usare come deterrente per debellare incontri erotici, appostamenti tra le frasche, set pornografici amatoriali, strani appuntamenti di coppia o di gruppo organizzati via web. Basta rileggere l’ordinanza del 2010 per capire cosa accadeva, e tuttora accade anche se in misura minore, tra la natura vizzolese: «E’ vietato abbandonare preservativi, oggettistica sessuale, oggetti erotici fazzolettini di carta e riviste pornografiche o stazionare, ai fini dell’adescamento di persone, per l’offerta di prestazioni sessuali a pagamento. E’ altresì vietato mostrare nudità con l’esibizione di organi genitali». I nudisti però insorsero, chiedendo di non confondere chi ama prendere il sole integrale con chi da Milano e dal Piemonte ha scelto Vizzola come il luogo dove dare sfogo alla propria perversione. «Non confondeteci con quella marmaglia maleducata di cui anche noi siamo vittime», dissero allora. E quando l’ordinanza decadde (la Corte costituzionale dichiarò incostituzionali le modifiche legislative che conferivano speciali poteri ai sindaci) il nudo a Vizzola tornò di moda.

La spiaggia su Google

Del resto basta una veloce ricerca su Google per capire l’entità del fenomeno. Mappe dettagliate spiegano come raggiungere le mete d’incontro preferite e cosa si può fare. «Se vi stancate di prendere il sole, giusto alle spalle della spiaggia c’è un bel boschetto di cespugli dove il battuage è alla grande», compare su uno dei siti più cliccati riferendosi alla bellissimo lido in soffice sabbia chiara che sorge poco distante dalla pista Pirelli e che, come è facile immaginare, ormai è frequentato solo dai soliti noti. L’ansa di Castelnovate è persino geolocalizzata su Google Maps, indicata come “Baia Azzurra – spiaggia naturista”.

vizzola nudisti depravati spiagge

Presenze non gradite

«Questo è decisamente troppo», sbotta Esposito. «Se gli amministratori comunali si sono girati dall’altra parte noi non lo facciamo. Ci sono delle persone non gradite che si sono arrogate il diritto di appropriarsi di un pezzo di spiaggia che deve tornare a disposizione delle famiglie. Le donne di Vizzola devono poter tornare a camminare nei boschi con il loro cane senza aver paura di chi incontrano. E’questo il senso delle nostre passeggiate».

vizzola nudisti depravati spiagge – MALPENSA24