CASSANO MAGNAGO – «Ha sbagliato, ma i social l’hanno distrutta. E certi adulti, così lesti a “scaricarla”, che brutto spettacolo». A sorpresa, nelle comunicazioni di inizio seduta di consiglio comunale di lunedì 29 giugno il sindaco Nicola Poliseno è intervenuto sul caso della cassanese Imen Bouhlarajane, economista social nota al grande pubblico come “Imen Jane”, finita al centro delle polemiche dopo che Dagospia ha scoperto che non si è mai laureata, come non ha mai smentito. «Occhio alla Rete, porta in alto in fretta ma altrettanto rapidamente fa cadere»: la lezione che il sindaco ricava dalla vicenda.
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Il commento del sindaco
«Sulla vicenda della giovane Imen Jane – ha detto il sindaco di Cassano Magnago Nicola Poliseno in apertura di seduta del consiglio comunale – sono rimasto molto colpito, non dallo sbaglio della ragazza, che tra l’altro ha ammesso anche se forse un po’ tardivamente, ma dalla capacità social di voler distruggere mediaticamente una persona. Troppi gli adulti che non hanno perso un secondo per condannare e alzare i toni contro una ragazza, troppi che hanno usato il metodo dell’insulto libero anche con frasi razziste e assolutamente inappropriate».
La cassanese nel mirino
Insomma, Poliseno non giustifica la giovane cassanese, candidata PD alle ultime amministrative prima di lasciare il partito, ma si mostra “garantista” nei suoi confronti. «Chi di noi non ha mai detto una bugia? Piccola o grande, sono errori che l’essere umano spesso commette – prosegue il sindaco – ma guai a prendere un errore altrui e farlo diventare una grande gioia personale per accusare e puntare il dito contro qualcuno…».
«Dove sono gli adulti?»
E il “caso Imen” diventa per Poliseno l’occasione per una riflessione sulla potenza senza controllo dei social network. «Per prima cosa mi sono chiesto, dove sono finiti gli adulti che su questo errore desiderano costruire una discussione per migliorare e per educare – ammette il sindaco di Cassano – alcuni li ho trovati davvero velocissimi a scaricare e a prendere le distanze da Lei, come se il solo fatto di conoscere una persona che sbaglia sia una vergogna da nascondere. Cari Signori questo comportamento da voi tenuto è sempre un grave peccato».
«Attenzione ai social»
La parabola di Imen può essere da lezione per tutti, giovani e adulti: «Non ponete la popolarità come unico obiettivo nella vostra vita, la rete vi porta in alto velocemente, ma ancora più rapidamente è pronta a cancellarvi, a screditarvi, a odiarvi… – ragiona Nicola Poliseno di fronte all’aula consiliare – la Rete dà una sensazione di onnipotenza ma solo lo studio, il lavoro e l’educazione vi aiuteranno concretamente a rafforzare la vostra schiena, le vostre competenze e la voglia di fare bene».
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