Tentato omicidio di Castiglione: odio tra ex colleghi il movente della sparatoria

carabinieri scientifica

CASTIGLIONE OLONA – Sarà interrogato alle 10 di domani sabato 31 luglio dal Gip di Varese Giuseppe FertittaNino Zedda, 73 anni, l’uomo fermato ieri dai carabinieri della compagnia di Saronno e della tenenza di Tradate con l’accusa di tentato omicidio. L’uomo è in carcere a Varese. A quanto pare Zedda proprio nella mattinata di ieri, giovedì 29 luglio, avrebbe deciso di risolvere a colpi d’arma da fuoco l’odio atavico che da anni coltiva nei confronti dell’ex collega Luigi Costetti, 66 anni, sparandogli poco dopo le 13.30 di ieri davanti a un locale di via Volta a Castiglione.

Odio anche dopo la pensione

Zedda e Costetti avevano lavorato in passato per lo stesso datore di lavoro: entrambi erano barbieri molto conosciuti in paese. Secondo quanto accertato sinora dai carabinieri, impegnati nelle indagini coordinate dalla procura di Varese, tra i due c’era della vecchia ruggine accumulata negli anni di lavoro condiviso. Ruggine che Zedda non avrebbe mai accantonato: il pistolero è in pensione da quasi 10 anni (e da qualche anno lo è anche la vittima), di conseguenza da tantissimo tempo non condivide più lo stesso ambito lavorativo con Costetti. Nonostante questo, nel tempo, Zedda non avrebbe affatto dimenticato, ma anzi avrebbe trasformato la rabbia in un odio incontrollabile.

Il giallo dell’arma illegale

Il 73enne, assistito dall’avvocato Francesca Panajia, ieri mattina avrebbe preso una pistola di grosso calibro detenuta illegalmente (anche questo reato è contestato al fermato), visto che l’uomo non risulta intestatario di alcun porto d’armi né ha mai denunciato il possesso di un’arma, raggiungendo infine il suo obiettivo. A quel punto avrebbe sparato a Costetti ferendolo in modo serio per strada, sotto gli occhi di numerosi testimoni già sentiti dai militari nell’immediatezza dei fatti. Anche l’arma è già stata recuperata e sequestrata dai carabinieri. Dal momento del fermo Zedda non avrebbe proferito parola. Nessuna dichiarazione su cosa l’avrebbe spinto ad agire come ha agito. Stando ai primi riscontri di indagine, tra l’altro, al momento non sarebbe emersa la classica goccia che fa tracimare il vaso della rabbia. Non ci sarebbe stato insomma, o in ogni caso al momento non è emerso, un litigio oppure uno scontro particolare tra i due antecedente la sparatoria.

La vittima non è in pericolo di vita

Il ferito al momento è ancora ricoverato all’ospedale di Circolo di Varese. Le sue condizioni sono serie, ma fortunatamente l’uomo non è in pericolo di vita. Potrebbe già essere dimesso a breve rispettando però la lunga degenza a casa dovuta ai danni causati dal colpo d’arma da fuoco al bacino. Costetti, nelle prime dichiarazioni rilasciate ai carabinieri, ha indicato in Zedda l’uomo che gli ha sparato a tradimento.

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