CAVARIA CON PREMEZZO – Il ponte sull’autostrada di via Matteotti diventa a senso unico. Definitivamente, perché la carreggiata è risultata insufficiente per poter ospitare due corsie. A breve dovrebbero partire i lavori di riqualificazione del cavalcavia che sovrasta l’autostrada A8 Milano-Varese, dopo quelli già realizzati nei mesi scorsi in via Ronchetti, con notevoli disagi.
Il provvedimento
Da questa mattina, giovedì 31 ottobre, il cavalcavia di via Matteotti a Cavaria si potrà percorrere solo in un’unica direzione, quella che dal centro di Cavaria porta verso Oggiona Santo Stefano. È stato infatti istituito il senso unico per il traffico veicolare sul cavalcavia autostradale più vicino al centro del paese. D’ora in poi, e definitivamente, sarà transitabile solo a partire dall’intersezione tra via 4 Novembre e via De Gasperi, verso l’intersezione tra via Amendola e via 11 Febbraio. Contestualmente, è stato istituito il senso unico al traffico veicolare anche in via Sorgiorile, con direzione da via Matteotti a via 11 Febbraio.
Carreggiata troppo stretta
A spiegare i motivi di questa decisione è l’assessore alla sicurezza e al territorio del Comune di Cavaria con Premezzo Diego Bonutto: «Si tratta di un provvedimento contingente ai lavori di riqualificazione e consolidamento del ponte sull’autostrada, che prevedono il ripristino e la riduzione della carreggiata. I tecnici di Autostrade hanno riscontrato che l’ampiezza è minore a quella prevista, perciò è stato necessario istituire il senso unico». Una modifica viabilistica che sarà definitiva, anche dopo l’esecuzione dei lavori sul cavalcavia, che partiranno «a breve», annuncia l’assessore. Non c’è ancora una data esatta, di certo l’amministrazione comunale è riuscita ad evitare che Autostrade intervenisse contemporaneamente sul ponte di via Matteotti e su quello di via Cantalupa, anch’esso da riqualificare. I lavori sul cavalcavia di via Cantalupa verranno realizzati «dopo la conclusione di quelli del ponte di via Matteotti. Altrimenti i disagi sarebbero stati eccessivi».