Il giorno di Dowsett: “Avrò una favola da raccontare al mio bambino che nascerà”

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Una nuova pagina di storia del ciclismo è stata scritta sul traguardo di Vieste grazie ad Alex Dowsett, che ha conquistato la prima vittoria in un grande Giro per la sua Israel Start-Up Nation. Sette anni ha aspettato il britannico per tornare a vincere e lo ha fatto con testa, gambe e cuore, dopo anni in cui ha dato tutto se stesso per i suoi compagni di squadra.

Dopo sette anni è tornato a vincere, che effetto le fa?
«Ho avuto le mie soddisfazioni in carriera, in particolare nelle cronometro, ma non potete immaginate quello che sto provando in questo momento così difficile per tutti. Non è una vittoria normale questa, è un successo straordinario».

Questo è un anno particolare e il prossimo per lei sarà ancora più incredibile perché diventerà papà, giusto?
«Questo è un anno molto particolare e mi sono preoccupato molto. E’ un anno difficile per tutto il mondo, ma con questa vittoria, so di aver fatto qualcosa di positivo. A gennaio diventerò padre e per me il successo di oggi sarà un racconto bellissimo che farò a mio figlio quando sarà nato».

Ha ottenuto una grande vittoria sia per se stesso che per il suo team. Come siete arrivati a questo successo?
«Ogni giorno cerchiamo la strategia migliore e ad ogni tappa proviamo ad andare in fuga. C’era Matthias Brandle in fuga con me, non era stato stabilito chi tra noi dovesse vincere. Ho vinto io ma se fosse successo a lui sarei stato ugualmente felice».

 Come ha vissuto la fuga?
«Sia Matthias che dall’ammiraglia sono stati fantastici. Matthias in particolare oggi mi ha aiutato veramente tanto e lo ringrazio per questo. Quando ci stavamo staccando un po’ dalla macchina ci hanno detto di continuare, di non mollare e di andare avanti inseguendo il nostro sogno, perché lo stavamo già realizzando. L’ultima volta che abbiamo corso insieme al Tour of Britain, Matthias ha vinto e io ho indossato la maglia di leader»

Ha detto di essere preoccupato di diventare papà, questa vittoria la rende più sicuro?
«Adesso mi sento più forte, le vittorie aiutano. Non ho un contratto per la prossima stagione e spero che questo risultato mi aiuti. Ho un bambino in arrivo e l’idea di non essere in grado di potergli dare tutto mi ha causato molto stress».

Quale sarà il ricordo più bello di questa giornata?
«Senza dubbio la fuga e mentre mi avvicinavo al traguardo sentire gli annunciatori che hanno gridato il mio nome e quello della mia Israel Start Up».

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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