Il nuovo Pelucchi: “In Qhubeka Assos al servizio di Nizzolo”

La miglior sistemazione possibile. Ricordate? Così Matteo Pelucchi a Natale ha definito ai nostri microfoni la Qhubeka Assos, ex NTT. Dopo le annate tra Iam Cycling e Bora Hansgrohe e la successiva parentesi biennale nelle Professional italiane (Androni Giocattoli Sidermec e Bardiani Csf Faizanè) il corridore lombardo, svizzero ticinese d’adozione, ha firmato per il team sudafricano.

Sudafricano sì, ma con un co-sponsor della Svizzera italiana. E soprattutto, un capitano campione d’Italia e d’Europa, che con Pelucchi condivide età (32 anni a fine gennaio entrambi), provenienza (la Brianza), carriera da dilettanti (Filmop, Bottoli, Trevigiani), caratteristiche da velocista e residenza ticinese…

«Con Giacomo Nizzolo mi alleno insieme da sempre – racconta entusiasta Matteo –. È stato lui a volermi includere nel nuovo progetto della squadra: allenandoci insieme si può creare una bella sinergia. Lui sta facendo stagioni importanti e sta dimostrando di essere tra i migliori al mondo. Poter essere uno dei suoi uomini di fiducia mi galvanizza!».

Proverai a prenderti pure qualche soddisfazione personale? Dopo la vittoria di tappa alla Tirreno-Adriatico nel 2014, tuo risultato più prestigioso in carriera, sogni un successo in un Grande Giro?
«Se si dovesse presentare l’occasione sì, ma sinceramente non ci penso. Il mio modo di correre ora cambierà. Prima correvo per portare a casa risultati, adesso inizia una nuova parte della mia carriera. Mettere la mia esperienza e le capacità in volata al servizio di un leader, fare da ultimo uomo, essere concreto in corsa e avere costanza per essere utile alla squadra: questo mi motiva adesso»

Ci par di capire che, rispetto a quello che lasciava il World Tour due anni fa, quello che ci torna adesso è un altro Pelucchi.
«Sì, mi vedrete in un ruolo un po’ diverso»

A proposito: ti mancava la massima categoria?
«Nel World Tour si alza l’asticella ed è tutto più “estremo”. In Androni e Bardiani sono stato bene e mi sono divertito molto, una duplice esperienza che ricordo con piacere. Ma appena si è presentata questa nuova occasione non ho esitato un secondo. Con uno che stimo come Giacomo, poi!»

Oltre a Nizzolo, troverai (e avrai per la prima volta come compagni) altri due italiani esperti come Fabio Aru e il veterano Domenico Pozzovivo.
«Li conosco bene e per me è un ulteriore stimolo correre con loro. Sono atleti che apprezzo tanto, hanno fatto grandi cose»

Ampliando la visuale su tutta la squadra, la Qhubeka Assos non è certo una novità nel World Tour. Ma oltre al nome, ha rivoluzionato l’organico. Cosa ci puoi dire di questo nuovo gruppo?
«Ho avuto solo conference call con preparatori e direttori, ma i compagni in gran parte non li ho ancora mai incontrati. Avremo modo di conoscerci in ritiro, dal 20 al 30 gennaio in Spagna. Sulla carta siamo forti, starà a noi dimostrarlo».

Sai già qualcosa del vostro e tuo calendario? A quali corse punterai maggiormente?
«Ne stiamo parlando e sono state messe giù delle ipotesi, ma ancora zero. Dal ritiro spagnolo sicuramente partiremo per delle corse, ma direi una bugia se dicessi di saperne di più. Come obiettivo personale mi piacerebbe ripartecipare alla Sanremo (vi prese parte nel 2014 senza arrivare in fondo, ndr): la sento particolarmente, dato che parte da Milano. E mi piacerebbe aiutare Nizzolo, che quest’anno ha disputato una grande Sanremo (5°, ndr)»

In conclusione, quanto ha ancora Matteo Pelucchi da dare a questo sport?
«Il futuro si vedrà. Adesso so solo che ci metto sempre l’anima, che l’anno scorso per me non è stato felice e che voglio scrollarmi di dosso una brutta stagione. Sarà importante trovare continuità, star bene e fare il lavoro che mi viene chiesto dalla squadra»

E dopo averci raccontato del suo cambiamento e del suo rapporto speciale col nuovo capitano, Matteo ci lascia con una frase che sublima il senso dello sport, non solo il ciclismo: «Quello che si vede alle corse è solo il finale del lavoro, tutto parte da casa e speriamo di concretizzare».

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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