Spaccio a Comabbio: due pusher in manette. Sequestrati 3 etti di droga

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VARESE – Altro colpo sferrato dalla polizia di Stato di Varese allo spaccio di sostanze stupefacenti in Provincia. Nel comune di Comabbio, infatti, nella tarda mattinata di venerdì 25 giugno, i poliziotti della Squadra Mobile – Sezione Antidroga – hanno arrestato due cittadini albanesi di 31 anni e 32 anni, trovati in possesso di quasi 3 etti di droga tra cocaina marijuana e 1.800 euro in contanti.

Sequestrati tre etti di droga

Il tutto ha preso spunto da alcune informazioni acquisite da personale della Sezione Antidroga, che ha appreso di un anomalo andirivieni di macchine in una corte di Comabbio, i cui occupanti si intrattenevano per poco tempo con due giovani li dimoranti ma, da immediati accertamenti, non residenti.

Sono stati quindi effettuati alcuni servizi di appostamento, che effettivamente hanno confermato le indiscrezioni ricevute ma, soprattutto, individuavano la centralità degli incontri, sempre in due ragazzi che fuoriuscivano da un locale posto in un sottoscala. Nella mattinata del 25 giugno i due soggetti, una volta usciti di casa e allontanatisi in auto, sono stati fermati e identificati e veniva appurata al contempo la loro posizione sul territorio nazionale.

Pusher agitati

Che i due giovani fossero dediti in quel paese ad attività illecite, è emerso in primis dalle dichiarazioni sulla loro residenza, indicata in un’altra Provincia Lombarda ma, soprattutto, dal palese stato di agitazione mostrato, alla semplice domanda di cosa aprissero due chiavi di appartamento appoggiate sul cruscotto dell’auto. Tenuto conto della scarsa collaborazione dimostrata, entrambi sono stati invitati a portarsi presso il luogo da dove erano stati visti uscire ed in effetti, le chiavi trovate in auto, aprivano l’appartamento osservato nei precedenti appostamenti.

La cocaina sparsa per casa

Una volta entrati, trattandosi di un monolocale, in breve tempo è stato svelato il vero “business” dei due stranieri in quanto, in parte appoggiati vicino alla tv e in parte rinvenuti in un cassetto, sono stati trovati diversi sacchettini, oltre ad alcune dosi già pronte (cosiddette palline), tutti contenenti cocaina per un totale lordo di circa 270 grammi, della marijuana e il classico kit per la pesatura e confezionamento delle dosi, oltre alla somma in contanti di circa 1800,00 euro, ritenuti provento dell’attività di spaccio.

In carcere dopo l’arresto

Alla luce di quanto emerso, i due cittadini albanesi sono stati arrestati e, su disposizione del pm di turno portati in carcere dove, nella mattinata di oggi, martedì 29 giugno, hanno sostenuto l’interrogatorio di garanzia innanzi al Gip, che ha convalidato l’arresto, disponendo la misura della custodia cautelare in carcere.

Nascosti in piccoli comuni tranquilli

Tale attività di iniziativa, evidenzia ancora una volta uno tra i principali e ormai collaudati metodi di spaccio da parte di pusher albanesi che, utilizzando abitazioni non ricollegabili a loro, riducono fortemente l’attività repressiva delle forze dell’ordine ed infatti, tale operazione, segue a fotocopia quella svolta nel Comune di Ispra il 19 aprile scorso dove, sempre un cittadino albanese, si era anonimamente insediato in un appartamento ove non era residente, con l’unico intento di svolgere in tranquillità un’attività di spaccio di cocaina, con appuntamenti nell’immediato circondario della casa.

Prezioso aiuto da cittadini e istituzioni

In entrambi i casi, sono risultate preziose le informazioni rese dai diversi cittadini e istituzioni locali, che sempre più spesso si rendono partecipi dell’inizio di indagini di Polizia, anche grazie alla possibilità di fornire informazioni, anche anonime, tramite l’app YOU POL.

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