VANZAGHELLO – Una indagine sulla popolazione di Vanzaghello durante il coronavirus. Coloro che intendano partecipare, sottoponendosi ad una intervista, sono pregati di rivolgersi alla biblioteca comunale (tel. 0331 306782, email biblioteca@comune.vanzaghello.mi.it): i dati, raccolti in forma anonima, saranno analizzati dalla psicoterapeuta e psicoanalista Luisa Dipino. Al termine del suo lavoro, il risultato dello studio sarà reso pubblico con l’obiettivo di misurare le risposte emotive della popolazione sottoposta a un regime di quarantena e di isolamento sociale.
I promotori: «Situazione inedita, da studiare»
«La situazione che stiamo vivendo dall’inizio di marzo – spiegano i promotori dell’indagine – rappresenta qualcosa di assolutamente nuovo per le nostre vite. Abbiamo dovuto cambiare le nostre abitudini quotidiane, annullare le relazioni sociali, modificare radicalmente il nostro rapporto con il lavoro, che per molti è diventato esclusivamente quello domestico e, all’interno delle mura abitative, affrontiamo una convivenza strettissima con i componenti delle nostre famiglie oppure, se soli, trascorriamo molto tempo senza poter avere la presenza fisica di amici, conoscenti, congiunti. Tutto questo ha modificato, probabilmente, qualcosa in ciascuno di noi, ad esempio nel nostro atteggiamento verso il futuro. L’obiettivo di questo progetto è effettuare una ricerca qualitativa che indaghi l’impatto del fenomeno pandemico nel nostro territorio».
Ricerca per fasce di età
Un team di intervistatori porrà domande (per telefono, in video chiamata e tramite Skype) a persone, sole se volontarie, suddivise in fasce di età: bambini, adolescenti, adulti e anziani. Le domande hanno lo scopo di stimolare una narrazione di sé, significativa per comprendere lo stato d’animo delle persone. Per ciascuno sarà compilata una scheda con indicati il sesso, l’età, la professione, la condizione in cui trascorre la quarantena e le risposte alle domande poste. La seconda fase riguarderà l’analisi dei dati raccolti, affidata alla dottoressa Dipino. Le schede, coperte dall’anonimato, saranno elaborate per monitorare il fenomeno e trarre considerazioni per una maggiore comprensione degli effetti della pandemia sui nostri stili di vita. «Ai fini della buona riuscita della ricerca – si precisa – sarà molto importante ricevere la risposta dei bambini e degli adolescenti: per alcuni di loro abbiamo pensato a una proposta formulata attraverso la scuola e in forma scritta».