GALLARATE – Aveva le lacrime agli occhi Salah Hrir, marocchino di 53 anni, multato questa mattina, giovedì 2 gennaio, dalla polizia urbana di Gallarate per violazione delle norme sul commercio. Entro due mesi, salvo ricorso, dovrà versare tremila euro di ammenda per “aver esercitato il commercio su aree pubbliche senza la relativa autorizzazione”. Per dirla in un altro modo: un abusivo. Peraltro è una figura nota in città, soprattutto nella centralissima via Mazzini, all’angolo con via San Giovanni Bosco, dove Salah “tiene mercato” quasi tutti i giorni. Solita mercanzia, cianfrusaglie, pile, pupazzetti, roba inutile che smercia ai passanti. E che i vigili verbalizzanti gli hanno sequestrato.
“Non trovo lavoro”
La legge è legge, anche se il diretto interessato ha spiegato di ricorrere a quest’attività “perché non c’è lavoro, non c’è niente, cosa devo fare per vivere?” Dotato di regolare permesso di soggiorno, in Italia da parecchi anni, Salah Hrir sostiene di aver provato più volte a cercare un’occupazione vera, ma senza successo. Resta il fatto che le misure contro l’abusivismo sono rigide, non solo a Gallarate dove l’amministrazione civica pone particolare attenzione all’abusivismo e, quindi, a garantire sicurezza ai cittadini. Anche tutelando il commercio.
Posteggio pagato due volte
Rimane però una lotta spesso infruttuosa: postulanti stranieri, il più delle volte clandestini, operano in alcune zone strategiche della città, come ad esempio nei pressi dell’ospedale Sant’Antonio Abate o nella centralissima piazza Garibaldi. Risultato: paghi il posteggio due volte, la prima regolarmente al Comune, la seconda ai ragazzi stranieri che ti assalgono per ottenere “la monetina”. Più volte allontanati, multati e invitati a non ripresentarsi, ritornano invece dopo pochi giorni sui “luoghi di lavoro”. Un problema irrisolto anche per l’inflessibile esecutivo di Palazzo Borghi che in proposito ha emanato apposite ordinanze, evidentemente disattese, nonostante i controlli e le sanzioni,