Gran Concerto europeo per il Coro Alpino Sestese in Carinzia. Con due nuove voci

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SESTO CALENDE – Il Coro Alpino Sestese protagonista in Carinzia: un “Gran Concerto” ricco di emozioni sabato sera a Griffen. Soprattutto per i due nuovi coristi Ronni e J.D.

Un sabato sera in trasferta europea, in Carinzia, per il Coro Alpino Sestese, che si è esibito nel “Gran Concerto” organizzato dai “padroni di casa” del Coro di Griffen, che si sono esibiti insieme alla formazione di Sesto Calende e ad un coro sloveno.

“Nel blu dipinto di blu”

Il coro Alpino Sestese – presentato per l’occasione dalla dottoressa Anna Langé, che ha introdotto in lingua tedesca tutti i brani del coro – ha incassato numerosi applausi per la propria esibizione sapendo così di onorare il Paese di provenienza. Stupore tra i coristi durante l’esibizione di “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno, quando il pubblico austriaco ha partecipato cantandone il ritornello. Ma l’emozione ha raggiunto il culmine quando a conclusione del concerto, durante l’esibizione di “Unter dem Doppeladler” (Marcia dell’Aquila) tutto il pubblico in sala ha accompagnato il coro con il battito delle mani. Soddisfazione piena quindi per i coristi del Coro Alpino Sestese che sono rincasati già con un invito per i prossimi anni in terra slovena.

I due nuovi coristi

Un debutto dai toni forti soprattutto per le due new entry del Coro di Sesto Calende: Domenico Rodà, detto “J.D.”, e Alberto Rognoni, meglio conosciuto come “Ronni”. Hanno dimostrato innanzitutto come il cantare non abbia età. «Un’emozione nuova e piacevole, accompagnata da una sorta di particolare agitazione subito svanita quando abbiamo iniziato a cantare» le sensazioni provate da “J.D.” Rodà. «Il primo debutto, 50 anni fa, fu un’emozione diciamo più giovanile, quello di oggi è mosso da una consapevolezza maggiore, dettata dal repertorio molto ampio che coinvolge un pubblico diverso e le sensazioni sono quindi più profonde. Il nuovo repertorio può creare una partecipazione maggiore rispetto al passato» la riflessione di “Ronni” Rognoni.

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