Covid: dati in lieve risalita, ma sempre meno pazienti in terapia intensiva

MILANO – Dopo la “tregua” di ieri, con tutti gli indicatori in miglioramento, oggi (20 luglio) si registra la risalita dei principali dati nel report di Regione Lombardia: aumentano nuovi casi positivi (56 contro i 33 di ieri), decessi (otto, mentre ieri erano stati zero) e ricoveri (uno in meno nelle terapie intensive, tre in più negli altri reparti di degenza Covid). Un “rimbalzo” molto lieve, che non modifica sostanzialmente l’andamento del contagio, che è in continuo rallentamento. Lo dimostra in particolare il dato dei pazienti intubati: sono rimasti solo 21 in tutta la regione.

Il riepilogo dei numeri

Nelle ultime 24 ore in Lombardia si sono registrati 56 nuovi casi, a fronte di 4.288 tamponi effettuati. Un incremento maggiore rispetto a ieri, quando i nuovi contagi erano stati 33, a fronte di 7.039 tamponi. La percentuale del rapporto tra nuovi casi e test processati, che ieri era scesa sotto lo 0,5%, torna a salire sopra l’1%. Dei 56 nuovi casi, 12 sono stati individuati a seguito di test sierologico e 11 tamponi sono “debolmente positivi”. I guariti/dimessi sono 147 e i morti 8 (ieri zero), che portano il totale dei decessi nella regione da inizio pandemia a 16.796. Diminuiscono i ricoverati in terapia intensiva, che sono oggi 21, uno meno di ieri, mentre aumentano di 3 unità quelli non in terapia intensiva, che raggiungono quota 151.

Verso una riforma sanitaria?

«Stiamo ragionando, la valutazione sarà congiunta tra il Ministero e la Regione Lombardia». Così l’assessore al welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera risponde ai giornalisti alla domanda sulle ipotesi di revisione della legge 23 del 2015, la riforma della sanità lombarda voluta dall’ex governatore Maroni e approvata dal Governo come sperimentale, con verifica a cinque anni. «Il nostro obiettivo è migliorare una riforma che rispondeva a un bisogno del paziente che andava accompagnato nel suo percorso – le parole di Gallera – passando dalla cura della singola patologia al prendersi cura della persona. Una logica corretta». La legge scade a dicembre: «Ci prendiamo da qui fino a fine anno per fare un lavoro di confronto e consultazione anche con i vari stakeholders, per far sì che sia qualcosa di partecipato e auspicabilmente condiviso».

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